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Programma alimentare globale, esperti a Roma contro la malnutrizione nel mondo

di Emanuele Bianchi13 Giugno 2014
13 Giugno 2014

convegno WfpSi sono incontrati ieri nella sede di Roma della World food programme (Wfp), al convegno organizzato dalla Global alliance for iproved nutrition (Gain), esperti e personalità del settore agricolo, della sanità, del mondo scientifico e industriale provenienti da ogni parte del mondo.

Al convegno “How can agricolture and nutrition work better togheter?” si è discusso di come poter portare in equilibrio quantità e qualità del cibo prodotto al fine di eliminare gli scompensi alimentari e la malnutrizione nel mondo. Si stima infatti che siano ancora 840milioni gli individui che non hanno cibo a sufficienza, che oltre due miliardi soffrano per il mancato apporto alimentare di minerali e vitamine e che di contro circa un miliardo e mezzo di persone siano obese o sovrappeso. Si stima inoltre che la malnutrizione sia la causa di circa la metà dei decessi che si registrano fra i bambini sotto i 5 anni e che 162 milioni di ragazzi, per via dell’insufficienza alimentare, non saranno in grado di crescere nella piana capacità fisica e mentale.

Agricoltura e nutrizione sono due settori che viaggiano a stretto contatto e entrambi risentono dall’accesso a fonti d’acqua dolce, del diritto alla terra, dei cambiamenti climatici e degli effetti dell’urbanizzazione. Secondo gli esperti è urgente migliorare le condizioni di vita e la produttività dei piccoli agricoltori. L’obiettivo sarebbe quello di raddoppiare la produzione alimentare globale.

Nella sede del Programma Alimentare Mondiale a Roma ha aperto i lavori il dottor Kanayo F. Nwanze, Presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo. La prima sessione di confronto, moderata da Gerda Verburg, Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi alle organizzazioni delle Nazioni Unite per il cibo e Agricoltura di Roma (FAO, IFAD e PAM) si è articolata attorno al concetto di come incrementare l’accesso ai fattori di produzione agricoli (sementi, fertilizzanti, tecnologia) e migliorare le competenze tecniche tra gli agricoltori. Andrebbero garantiti cibi più nutrienti e ridurre lo spreco alimentare oltre che assicurare la disponibilità e l’accessibilità ai cibi nutrienti anche a popolazioni isolate, rurali e agricole.

Nella seconda sessione di confronto si è posto al centro del dibattito il ruolo dei mercati e il sistema della distribuzione del cibo per soddisfare tutte le persone e le diverse esigenze nutrizionali.

Martin Bloem, esperto di nutrizione del Wfp, si è detto convinto che l’intero sistema dell’alimentazione così com’è non vada nella direzione giusta e che sia dunque necessario ricostruirlo in una prospettiva globale basata sulla sostenibilità integrando la produzione alimentare con le competenze del settore agricolo, sanitario e industriale.

Emanuele Bianchi

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