A più di un anno dalla morte, Prince torna tra noi con la versione restaurata di Sign o’ the times, il film da lui diretto uscito nelle sale trent’anni fa. Oggi e domani, martedì 21 e mercoledì 22 novembre, anche gli italiani potranno godere del reboot della pellicola. Il folletto di Minneapolis si è cimentato più volte in esperienze cinematografiche, dal rock musical Graffiti Bridge a Purple Rain, basato sull’omonima canzone.
Sign o’ the times è un film-concerto del 1987 scritto e diretto dallo stesso Prince. Si tratta di un viaggio tra i generi musicali dell’artista, dal rock al soul, passando per il funk e la ballad spirituale. Le tematiche trattate dai brani sono quelle tipiche della poetica del cantante: l’amore come passione e come gelosia, la paura e il rimpianto e, in ultimo, anche la spiritualità. I concerti sono quelli del 1987 tenutisi in Olanda, in Belgio e al Palatrussardi di Milano. Oltre ai brani dell’album omonimo, Sign o’ the times omaggia anche numerosi artisti: il jazzista Charlie Parker, il chitarrista Miko Weaver, la batterista Sheila E., i tastieristi Dr. Funk e Boni Boyer, il bassista Levi Seacer Junior e la ballerina Cat Glover. Durante questi concerti, il cantante chiese al pubblico di adottare un dresscode, vestendosi di nero o di color pesca. Ora i fan hanno intenzione di accontentare nuovamente quella richiesta anche nelle sale cinematografiche.
Il film servì ad avvicinare il pubblico americano che aveva risposto con freddezza al doppio album formato da 16 tracce scritte e arrangiate da Prince. In Sign o’ the times, vediamo il folletto di Minneapolis destreggiarsi tra tutti gli strumenti presenti nelle canzoni, passando dalla chitarra, alla batteria, dal basso al pianoforte, fino alla drum machine Tr-909.
La pellicola, distribuita da Nexo Digital, verrà proiettata nelle 47 multisale del circuito UCI.