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HomePolitica Primo giorno sotto scorta per la senatrice Liliana Segre, la politica contro gli hater

Primo giorno sotto scorta
per senatrice Liliana Segre
La politica contro gli hater

Mattarella richiama alla solidarietà

Di Maio: Scorta è sconfitta istituzioni

di Laura Bonaiuti08 Novembre 2019
08 Novembre 2019

La senatrice a vita Liliana Segre all'università Statale di Milano per partecipare all'incontro su "Guardare al futuro senza dimenticare: medici e impegno civile ieri e oggi", sull'impatto delle leggi razziali nella comunità medica ebraica, Milano, 4 novembre 2019. ANSA / MATTEO BAZZI

Ha fatto il giro del mondo la notizia della scorta assegnata a Liliana Segre. “La scorta siamo noi” titola Repubblica, secondo cui la senatrice a vita sarebbe tentata di rinunciare alla guida della Commissione contro l’odio da lei proposta e approvata in Senato, a causa della valanga di post degli hater scatenati sui social network.

Il Presidente della Repubblica, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università Campus Biomedico, ha detto: “La solidarietà, la convivenza, il senso di responsabilità devono contrastare l’intolleranza, l’odio, la contrapposizione”. Mattarella ha invitato a pensare al futuro rifacendosi a quello che potrebbe desiderare un bambino e quindi “desiderare una vita serena, la convivenza la vicinanza con gli altri, contro l’arroccamento egoistico”. La contrapposizione tra “solidarietà” da una parte e “intolleranza e odio” non è “una alternativa retorica. Quando una bimba di colore non viene fatta sedere sull’autobus o quando una donna come Liliana Segre ha bisogno di una scorta, si capisce che questi non sono interrogativi astratti o retorici”.

Il ministro degli Esteri e leader M5s, Luigi Di Maio, ospite di un forum Ansa, ha usato parole dure con chi, in aula, si è rifiutato di votare la mozione: “Le persone che offendono Liliana Segre, o hanno frainteso il messaggio educativo del Paese, o forse non hanno avuto occasione di studiare la storia. Ma se una senatrice a vita presenta una mozione in cui porta avanti il messaggio di tolleranza, di integrazione, di no all’odio e metà dell’emiciclo si astiene abbiamo anche un problema nella politica: leghisti, Fdi e Forza Italia, che vorrebbero governare il Paese, avallano i comportamenti di chi ha offeso quella persona. Una persona come la nostra senatrice a vita che si ritrova a sopravvivere ai campi di concentramento e da cittadina, in Italia nel 2019, si trova ad aver bisogno della scorta è una sconfitta per tutte le istituzioni. Le parole di solidarietà non bastano perché la verità è che l’avremmo dovuta difendere da quello che le sta capitando. Ecco perché si deve investire di più in istruzione. A lei dovremmo chiedere scusa come Stato”.

“Non basta la vergogna di dover dare la scorta a Liliana Segre, la senatrice di 89 anni sopravvissuta ai campi di sterminio, contro i nuovi nazisti aguzzini che quotidianamente le rinnovano la tortura e gli insulti”, spiega Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, sui social. “I neonazisti responsabili su web delle minacce e delle offese devono essere individuati e puniti con un regolare processo. Salvini minimizza e dichiara: “Anch’io ne ricevo”; mentre nei giorni scorsi la Lega a Pescara nega alla senatrice la cittadinanza onoraria. “Massimo sostegno e solidarietà a Liliana Segre”, spiega Salvini. Ma “è surreale che ci siano minacce di morte di serie A e B, quasi che scrivere su un muro ‘Salvini crepa’ fosse un passatempo da democratici di sinistra”.

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