Matteo Renzi è approdato ieri a Roma col suo slogan “Adesso! Partecipo”, per una delle sue tappe della campagna elettorale per le primarie. Dopo Longarone, dove il sindaco di Firenze ha ricordato le vittime del Vajont, e aver toccato Belluno e Padova nel Veneto. E ancora Taggia, Savona e Sarzana in Liguria. Dopo aver visitato Piombino e Lucca, Renzi arriva finalmente anche nella capitale.
Salito sul palco dell’Auditorium della Conciliazione, dove ad accoglierlo è un pubblico eterogeneo e numeroso, il sindaco di Firenze indica subito che il suo intervento vertrerà su tre parole chiave: “futuro, Europa e merito”. In una giornata così concitata e complessa per la politica del Lazio, Renzi decide di bypassare l’argomento e parlare di speranza e di come la politica dovrebbe essere meritocrazia e non un banale gioco di clientele.
Il sindaco “rottamatore”. Definizione da lui stesso coniata, Renzi spiega che il termine “rottamazione” può significare non solo mandare a casa la casta ma anche tentare di rovesciare i luoghi comuni. In un’atmosfera in stile “democrats” Usa, il debutto romano del sindaco di Firenze riceve scroscianti applausi, soprattutto quando l’esponente del Pd afferma che è arrivato il momento di “desacralizzare l’immagine della politica che abbiamo avuto fino ad oggi”.
Ringrazia Bersani per il coraggio dimostrato nell’affrontare le primarie e gli consiglia di non avere paura di chi lo sfida in modo libero e aperto ma di chi trama nell’ombra del partito. E poi fa citazioni di Longanesi, don Lorenzo Milani, mostra video ironici di Troisi e di Maurizio Crozza impegnato nella sua imitazione ma conclude con un video strappa lacrime di Barack Obama. Già, il presidente americano sembra essere il grande ispiratore di Renzi. Ci sono il contatto con il pubblico, gli autografi, i video, il discorso studiato ad arte, il coinvolgimento diretto dei suoi ipotetici elettori, il racconto personale della sua famiglia, dei suoi figli, il riferimento a tutti i figli perché “c’è anche chi non fa politica per un rimborso elettorale ma chi la fa per mantenere in vita le aspettative dei bambini”.
E ora di nuovo sul camper, prossima tappa Napoli.
Claudia Nardi
