“Invitiamo tutti gli alleati e i partner, inclusa l’Italia, a fare pressione sulla Cina affinché porti i suoi sforzi di investimenti globali in linea con gli standard internazionali accettati”. È intervenuto così Garrett Marquis, portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa. Al centro della questione la Belt and Road Initiative, ma comunemente note come “nuova via della seta” tra Cina e Italia. L’importante accordo commerciale tra i due paesi dovrebbe essere siglato il prossimo 22 marzo.
Gli Usa vedono il rischio che l’Italia possa fare da apripista nel cuore dell’Ue alla superpotenza cinese. “Vediamo la Belt and Road Initiative come una iniziativa ‘fatta dalla Cina, per la Cina’ – ha spiegato Marquis – . Siamo scettici sul fatto che il sostegno del governo italiano porti un qualsiasi beneficio economico duraturo all’Italia. Questo potrebbe invece finire col danneggiare la reputazione globale dell’Italia a lungo termine”.
“Non c’è nessun problema” ha dichiarato laconicamente il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini questa mattina. Il sostegno dell’Italia alla nuova via della seta cinese si trova anche in apertura all’edizione europea del Financial Times. Il quotidiano ricorda che è stato il sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci ad annunciare proprio al Ft che l’Italia avrebbe firmato il memorandum con la Cina. Non tutti in casa Lega sembrano però convinti sull’intesa: Guglielmo Picchi, deputato della Lega e funzionario del ministero degli esteri alto in grado avrebbe chiesto infatti ulteriore riflessione all’interno del governo.