Ora l’influenza turca in Siria passa anche dalla moneta. Dopo le pressioni militari che di fatto hanno assicurato al governo di Ankara il controllo su alcune regioni nella Siria settentrionale, in quegli stessi territori sta iniziando a circolare la lira turca come valuta di uso temporaneo. La decisione è stata presa dal governo provvisorio siriano per far fronte alla progressiva svalutazione della lira locale rispetto al dollaro americano: prima dello scoppio della guerra nel 2011 il cambio era di uno a cinquanta, mentre adesso è di uno a mille.
Questa svalutazione, accompagnata dalla crisi di liquidità del dollaro nel vicino Libano, ha spinto le autorità siriane di opposizione, che controllano formalmente le regioni a nord di Aleppo e in una zona a nord-est del paese, a usare la lira turca considerata più stabile. Si approfondisce così l’influenza economica e politica della Turchia in tutta la fascia di territorio siriano che va dall’ex enclave curda di Afrin al rettangolo di territorio tra Tall Abyad e Ras al Ayn, a ottobre strappato alle forze curde col placet di Russia e Stati Uniti.