Mario Draghi deve restare a Palazzo Chigi. Aumenta il pressing dei partiti che vorrebbero impedire al premier di traslocare al Quirinale. Tra i vari rischi che seguirebbero la salita al Colle di Mario Draghi ora si aggiunge anche la variante Omicron. Sarebbero poi a rischio la tenuta della maggioranza e il peso dell’Italia in Europa, oltre alla gestione dei progetti del Pnrr.
Da Enrico Letta a Carlo Calenda, da Luigi Di Maio a Silvio Berlusconi. Cresce il fronte dei leader politici che chiedono la prosecuzione del governo Draghi. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervistato al Corriere della Sera, ha nuovamente espresso la necessità che questo esecutivo porti a termine il suo mandato. Basta con le “piccole tattiche”, ha affermato il Cavaliere. “Il governo deve continuare a lavorare con serietà” fino al 2023, “quando saremo usciti dall’emergenza”. Berlusconi è stato più volte nominato tra i possibili successori al Colle, ma ha ribadito che non intende occuparsi di Quirinale “fino a quando il Presidente Mattarella sarà in carica”.
Il ministro degli Esteri Luigi di Maio è intervenuto alla festa del Foglio ieri a Firenze. “Il 2022 – ha affermato – è l’anno in cui si avvierà il dibattito sul nuovo Patto di stabilità”. Un appuntamento importante in vista del quale, ha aggiunto Di Maio, “l’Italia non può permettersi di perdere Mario Draghi”. La ministra per il Sud Mara Carfagna, intervistata ieri alla festa del quotidiano, sostiene che “le elezioni nel 2022 affonderebbero il Pnrr”. Per la ministra questo è un rischio troppo grande, che supera le “argomentazioni risibili” dei partiti che coltivano il desiderio di elezioni anticipate.
Il segretario dem Enrico Letta si augura ancora che Sergio Mattarella cambi idea e vuole Draghi fermo al governo per salvare la legislatura. “Il Toto Quirinale è un gioco che appassiona tutti” ha affermato Letta alla festa de Il Foglio. Ma “se tutte le tossine del gioco vengono scaricate sull’attuale agenda, a partire dalla gestione della pandemia, il Pnrr, la legge di Bilancio, temi su cui occorre l’unità, rischiamo molto”.