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spinto dalla gelosia
usò l’acido per uccidere

Preso l’aggressore di Tondi
spinto dalla gelosia
usò l’acido per uccidere

di Gloria Frezza14 Dicembre 2016
14 Dicembre 2016

I carabinieri di Modena, questa mattina, hanno messo il punto al caso del medico attaccato con l’acido. L’aggressore di Stefano Tondi, primario di cardiologia nell’ospedale di Baggiovara, è finalmente in manette. La procura emiliana, guidata da Enrico Stefani, ha identificato ed arrestato il 59enne D. A., con l’accusa di tentato omicidio. Lo scorso 10 novembre Tondi rientrava nella sua villa di Vignola, dopo il lavoro in ospedale, quando un uomo gli ha spruzzato della soda caustica sugli occhi, utilizzando un fucile ad acqua giocattolo. Nonostante le urla dell’uomo e i suoi tentativi di proteggersi, D.A. ha continuato ad infierire ed avrebbe certamente ucciso Tondi, se non fosse intervenuto suo figlio Michele, di 19 anni, che lo messo in fuga tentando di salvare il padre.

Il procuratore capo Lucia Musti rende noto che i motivi dell’azione di D. A. sono di natura passionale. Due settimane fa, aveva chiesto il silenzio stampa ed il totale riserbo sulle indagini, definendole “difficili”. Inizialmente le piste seguite dalla procura si erano essenzialmente concentrate sul lavoro di Tondi e su un grosso processo al quale avrebbe partecipato come testimone dell’accusa. Si pensava ad un avvertimento contro la sua futura testimonianza. “Non ci convinceva, così abbiamo seguito tutte le piste e alla fine abbiamo trovato il colpevole” ha detto la Musti.

È la gelosia ad aver spinto D. A. ad avventurarsi nella campagna modenese quella sera, ed è la gelosia che non gli ha concesso di fermarsi nemmeno di fronte alle urla del primario. Solo il figlio di Tondi lo ha interrotto, il pensiero di rovinare la vita di un ragazzo. Così è fuggito e si è nascosto, in questo mese, sapendo che lo avrebbero trovato: aveva agito a volto scoperto, voleva essere riconosciuto. Una storia complessa quella che si cela dietro le poche parole della Musti. Stefano Tondi, ancora ricoverato in ospedale dopo lo scampato pericolo di cecità, spera invece di tornare presto alla sua normalità.

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