ROMA – Gabriele Gravina si ricandiderà alla presidenza della Figc. L’imprenditore, in carica dal 2018 e pronto al terzo mandato, lo ha annunciato oggi in un’intervista al Corriere della Sera. “Mi ricandido, contro di me dossier illegali e aggressioni. Del Piero? Qualcuno lo deve candidare”, ha detto al quotidiano milanese.
La candidatura in vista delle elezioni il 3 febbraio
Gravina non era sicuro di ricandidarsi, ma “l’impegno morale con i responsabili delle componenti in Figc” lo hanno convinto a voler proseguire per completare un percorso condiviso. La decisione non è stata facile a seguito delle aggressioni che ha ricevuto nelle ultime settimane. Il dirigente si riferisce alle accuse di autoriciclaggio relative alla compravendita di libri antichi all’interno della macchina di dossieraggio illegale che ha coinvolto numerose personalità di spicco negli ultimi mesi.
Le vicende che lo riguardano
Lo Statuto della federazione prevede che un candidato alla presidenza non possa avere una condanna definitiva superiore a un anno. Motivo per il quale in questi ultimi mesi è stata incerta la sua candidatura. Ma oggi l’ex Presidente della Lega Pro afferma che sia stato “vittima di attività di dossieraggio illecita come certificato dalla Procura di Perugia, il Gip e il Riesame di Roma”. Quello che ha colpito Gravina è il processo mediatico scaturito perché “sono uscito indenne sul piano giudiziario eppure sono stato infangato”.
Il possibile sfidante
La Lega calcio non si è mostrata compatta per l’ulteriore mandato e gradirebbe un cambio al vertice. Negli ultimi giorni il nome di Alessandro Del Piero si fa sempre più insistente. Fonti vicine all’ex giocatore smentiscono che lui abbia rifiutato subito l’idea. L’idea nasce dalla volontà di sanare le divisioni cresciute sotto la presidenza attuale, con il Pinturicchio disposto a candidarsi solo in caso di compattezza. L’ex Juventus per candidarsi dovrebbe avere l’appoggio della Serie A dato che il blocco di voti tra Aic, Serie C e Dilettanti sembra sicuro nelle mani di Gravina. Quest’ultimo, sull’eventuale sfidante, chiosa: “ho tentato in passato di coinvolgerlo in Federcalcio ma era impegnato, in ogni caso per candidarsi c’è bisogno che qualcuno ti candidi”.