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Presidente della Confcommercio: “Imprese stremate, il 2014 non sarà certo l’anno della ripresa”

di Stefania Fava30 Giugno 2014
30 Giugno 2014

 

Sangalli Carlo

Il Presidente della Confcommercio Carlo Sangalli al convegno “Legalità mi piace” ha analizzato la difficile situazione del Paese e ha pronunciato parole drammatiche: “Le imprese sono stremate da Nord a Sud”. E ha aggiunto: “Abusivismo e contraffazione causano 17,2 miliardi di euro l’anno di perdite di fatturato.”

A conferma che la ripresa non sia vicina Enrico Letta ha chiesto di essere giudicato alla fine del prossimo anno quando “avremo debito e deficit che diminuiscono la crescita”. Per smorzare le aspettative Carlo Sangalli, ha affermato: ”Le imprese di commercio, turismo e servizi sono stremate, da Nord a Sud e purtroppo il 2014 non sarà certo l’anno della ripresa sostanziale. Non lo sarà anche per la legge di stabilità che se non verrà corretta, lascerà irrisolti i problemi strutturali della nostra economia e soprattutto non avvierà quella stagione di riforme, prima tra tutte quella fiscale, che auspichiamo da tempo “.

Anche il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha temporeggiato: “Per conseguire gli obiettivi di crescita e di riforma è fondamentale che rimangano condizioni di stabilità politica”. Il prossimo passo è l’approvazione della legge di stabilità: “Il numero di emendamenti non ci spaventa. Spetta ora al Parlamento approvare la legge apportando tutti i miglioramenti che saranno ritenuti opportuni nel rispetto dei saldi programmatici”. Tanti ancora i sacrifici da affrontare: “Non abbiamo a disposizione soluzioni semplici per reperire ulteriori risorse e concedere sgravi fiscali più ampi. A tal fine sarà cruciale il processo sistematico di revisione della spesa”. Ed entro fine anno si procederà con le dismissioni del patrimonio pubblico: “Un’azione mirata dovrà essere esercitata per accelerare la riduzione del debito attraverso un incisivo processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di cui contiamo di delineare le linee guida entro fine anno”.

Tra i problemi che colpiscono l’economia italiana, il presidente di Confcommercio Sangalli ha puntato il dito contro abusivismo e illegalità: “Abusivismo e contraffazione”, ha continuato, “causano alle imprese del commercio, bar e ristorazione 17,2 miliardi di euro l’anno di perdite di fatturato. Siamo in una situazione di allarme rosso e chiediamo, dunque, tolleranza zero contro ogni forma di illegalità. Tolleranza zero – ha aggiunto – la reclamano le imprese, la esige il Paese”. La situazione in Italia riguarda sette esercizi su 100 che, secondo i dati Confcommercio sono abusivi, mentre nei mercati ambulanti del Mezzogiorno si arriva a un abusivo su tre. E ha aggiunto che, a causa dell’illegalità, rischiano di sparire 43 mila negozi regolari all’anno assieme a 79 mila lavoratori regolari.

A rispondere all’allarme lanciato da Sangalli è il vicepremier Angelino Alfano: “Avremo tolleranza zero nei confronti di chi farà concorrenza illegale ai nostri cittadini ai nostri commercianti. Annuncio una task force permanente per contrastare in maniera sistematica il commercio fuori dalle leggi e la contraffazioni che attanagliano le nostre imprese e tutti i commercianti perbene di questo Paese”. Chi viene accolto in Italia, ha aggiunto, “rispetti le regole di accesso e le leggi italiani”.

 Stefania Fava

 

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