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HomePolitica La prescrizione in Cdm con il decreto Milleproroghe. Renzi: “Io non mi fermo”

La prescrizione in Cdm
con il decreto Milleproroghe
Renzi: "Io non mi fermo"

Italia Viva insiste sul lodo Annibali

Zingaretti chiude: "Basta polemiche"

di Serena Console10 Febbraio 2020
10 Febbraio 2020

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi durante una conferenza stampa sulla proposta di estendere ai giornali on line ''18 app'', Roma, 23 gennaio 2020. ANSA / ETTORE FERRARI

Approda oggi in Consiglio dei ministri la riforma del processo penale. In commissione verrà votato l’emendamento al decreto Milleproroghe che contiene la sospensione della legge Bonafede, entrata in vigore il primo gennaio, per sostituirlo con il lodo Conte-bis. L’accordo, così chiamato in riferimento all’avvocato Federico Conte, deputato di LeU, stabilisce una distinzione tra condannati e assolti con lo stop del decorrere della prescrizione soltanto per i primi.

Ma il futuro sulla prescrizione potrebbe essere deciso da Italia Viva di Matteo Renzi. L’ex premier da giorni esprime la sua contrarietà alla legge del guardasigilli Bonafede e afferma che voterà mercoledì la fiducia al decreto Milleproroghe. Ciononostante Renzi probabilmente non riceverà l’appoggio dei suoi. Mercoledì, infatti, sarà la vera prova del nove. L’esecutivo porrà la questione di fiducia alla Camera per il decreto e i renziani non potranno tirarsi indietro: in forse potrebbe esserci la tenuta di governo.

“Non mi fermo, non diventerò grillino”, ha scritto il leader di Italia viva su Facebook, che assicura di non voler far cadere il governo.


Il coordinatore di Iv, Ettore Rosato, sempre su Facebook, rincara la dose: “Utilizzare il Milleproroghe per modificare il diritto penale sarebbe uno scandalo. L’unica soluzione è il prudente rinvio previsto dal lodo Annibali”. E accusa ancora una volta i dem di “deriva giustizialista” che li avvicina alla posizione del Movimento 5 Stelle.

Il leader del Pd, Nicola Zingaretti, pensa che sulla prescrizione sia arrivata una buona mediazione e spinge per una maggiore intesa per i problemi che il governo deve risolvere. “Non se ne può più di polemiche e di picconate. Gli italiani si aspettano una comunità che produca i fatti. Ora avanti tutta per dare risposte a un Paese che se lo aspetta”, ha affermato Zingaretti.

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