Prosegue lo scontro politico sulla riforma della giustizia. “Se il Pd dovesse andare in Aula e fare asse con Forza Italia e Lega proprio sulla prescrizione sarebbe un fatto grave, prima di tutto per gli elettori del Pd”. Sono le parole del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, intervistato da Agorà, sulla riforma del processo penale e lo stop alla prescrizione.
La prescrizione ha tradito la speranza di giustizia di troppe famiglie, come quelle delle vittime della strage di Viareggio.
Con la riforma di @AlfonsoBonafede che presto entrerà in vigore la #prescrizione l’abbiamo cambiata e stiamo lavorando per ridurre i tempi dei processi. pic.twitter.com/YZzXPVdWLD— Movimento 5 Stelle (@Mov5Stelle) November 25, 2019
Non è tardata la risposta del vice presidente dei Senatori del Pd, Franco Mirabelli: “Non c’è e non ci sarà nessun asse Pd-Fi sulla prescrizione e il ministro lo sa benissimo. Ma Bonafede deve farsi carico dei temi che il Pd e tanta parte degli operatori di giustizia gli stanno ponendo. Ad oggi per noi non ci sono garanzie per processi in tempi certi e quindi giusti. Il ministro lavori e si confronti su questo, descrivere fantasiosi scenari politici non serve”.
Sul tema della prescrizione è intervenuta anche la ex ministra per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, in una intervista pubblicata dal Messaggero di oggi. Lancia un allarme: “Chiunque conosce la procedura penale sa perfettamente che, siccome esiste un carico processuale, particolarmente pesante, le udienze sono fissate in ragione di quando si prescrive il reato. Ebbene, nel momento in cui questa ghigliottina non ci sarà più, inevitabilmente si paralizzerà per sempre la giustizia italiana”. La senatrice, inoltre, attacca la riforma definendola “vuota” e “roba da dilettanti allo sbaraglio”.