“In questo libro ha vinto l’idea di un Paese che crede ancora alla politica, che non è disfattista, apocalittico e qualunquista”. Così Francesco Piccolo ha salutato ieri la sua vittoria alla 68esima edizione del Premio Strega. Il suo memoire sulla sinistra italiana, “Il desiderio di essere come tutti”, ha trionfato per un pelo. Quella dello scrittore casertano era infatti una vittoria già annunciata ma al Ninfeo di Villa Giulia, dove ogni anno si svolge la premiazione, c’è stata una battaglia all’ultimo voto con Antonio Scurati e il suo romanzo “Il padre infedele”, che ha ottenuto 135 voti contro i 140 di Piccolo. Non è la prima volta che Scurati arriva secondo. Già nel 2009 ha sfiorato la vittoria, perdendo poi per un solo voto contro Tiziano Scarpa. Forse però questa volta il boccone era troppo amaro da mandare giù. Lo scrittore napoletano non ha neanche aspettato l’annuncio ufficiale. Prima dello spoglio finale delle schede aveva capito di aver perso per la seconda volta e al tavolo Bompiani, dove sedeva, ha detto “Che stiamo a fare qui?”, andandosene poco dopo.
Questa vittoria per Francesco Piccolo arriva in un momento d’oro della sua carriera. Oltre al più ambito riconoscimento letterario italiano, infatti, quest’anno, il neo premio Strega si è aggiudicato, come sceneggiatore, il David ed il Nastro d’Argento per “Il capitale umano” di Paolo Virzì.Nonostante la stagione sia da incorniciare, lo scrittore non ha nessuna intenzione di adagiarsi sugli allori. “E’ un grande onore per me aver vinto – ha detto commosso subito dopo la proclamazione – Ci credo molto in questo premio. Lo Strega è un punto di arrivo ma l’idea che la carriera di una scrittore finisca qui è una sciocchezza. Tutto quello che serve ad un autore è pensare di poter scrivere ancora delle cose belle”. Visibilmente commossa anche la moglie, accanto a lui durante tutta la serata. “Dedico il premio a mia moglie Gabriella, la persona che mi sta vicino da tanti anni – ha continuato Piccolo – a Domenico Starnone, che mi ha fatto cominciare questo mestiere, a Caserta, la mia città, e all’Einaudi, la casa editrice del libro”. E sulla possibilità che dal suo romanzo possa essere tratto un film, lo scrittore ha mostrato un certo scetticismo: “Non lo so – ha detto a caldo- perché credo che questo libro abbia delle parti teoriche difficili per un lungometraggio. Molti mi hanno chiesto che diventi un film e se ciò dovesse succedere, non scriverò io la sceneggiatura”.
Gli altri tre candidati al più importante premio letterario italiano, istituito nel lontano 1947, erano Francesco Pecoraro, arrivato a sorpresa terzo con “La vita in tempo di pace” seguito poi da Giuseppe Catozzella con “Non dirmi che hai paura”, già vincitore della prima edizione del Premio Strega giovani, mentre “Lisario o il piacere infinito delle donne”, il libro tutto al femminile di Antonella Cilento è arrivato ultimo. A votare sono stati 415 “Amici della Domenica” su 460 aventi diritto e presiedere il seggio è stato Walter Siti, che ha vinto la scorsa edizione del Premio Strega con “Resistere non serve a niente”.
Autorità, vip e gente comune hanno affollato il ninfeo di Villa Giulia come non si vedeva da anni. Tra i primi ad arrivare, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che, riferendosi alla collaborazione tra il Premio Strega e il Comune di Roma con uno stanziamento di 50mila euro l’anno, ha sottolineato: “È importante che la capitale continui questa tradizione della sponsorizzazione, non possiamo sottrarci – E’ un premio prestigioso al quale hanno partecipato scrittori importantissimi come Umberto Eco”. Oltre a lui erano presenti anche il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, da quest’anno entrato nel corpo votante dello Strega, e l’ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno. “Ho frequentato lo Strega da ospite e poi da scrittore invidioso – ha confessato Franceschini, accompagnato dalla futura moglie Michela Di Biase – È un’occasione importante per premiare la letteratura”.
Dopo la proclamazione di ieri a Francesco Piccolo spetta una lunga maratona letteraria. Ad attenderlo il prossimo 10 luglio il festival “Il libro possibile” a Polignano (Bari), due giorni a Cervo (Imperia) per la prima edizione di “Cervo ti Strega”, dal 18 al 20 luglio e Cortona per il “MixFestival”, il 30 luglio. Una breve pausa e poi la sua opera premiata allo Strega, “Il desiderio di essere come tutti”, sarà presentata il 3 settembre al Teatro Vespasiano di Rieti.
Maria Lucia Panucci