Hanno utilizzato cariche di esplosivo, le forze dell’ordine di Napoli intervenute per fermare la protesta di una ventina di manifestanti contro Paolo Gentiloni. È successo questa mattina all’ingresso del Teatro Mercadante, dove il premier era atteso per una convention promossa dal quotidiano “Il Mattino” sui temi di lavoro e occupazione giovanile nel Meridione.
“Via da Napoli”. Questo uno degli slogan dei manifestanti, che hanno acceso fumogeni in segno di protesta e affisso per la città striscioni per il lavoro e contro la Buona scuola. Uno, in particolare, è stato affisso ad una gru, posta in un cantiere proprio di fonte al Mercadante. Recita: “Più lavoro per tutti” ed è firmato “il Movimento di lotta 7 novembre”. Una delle persone è stata trattenuta dagli agenti antisommossa, che hanno provveduto ad allontanare il gruppo di protesta dal luogo del convegno.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte anche i ministri Carlo Calenda e Carlo De Vincenti e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, Gentiloni ha posto sul tavolo la sfida del lavoro per i giovani del Sud. “Il contesto europeo e globale dell’economia oggi ci dà l’occasione per trovare delle risposte, – ha detto il premier – Abbiamo buone condizioni per investire e creare lavoro nel Meridione, soprattutto in Campania”.
Il presidente del Consiglio ha poi citato il Caso Ilva di Taranto come esempio dell’impegno del governo sulla possibilità di difendere il lavoro. “Dobbiamo rendere l’ambiente compatibile con la salute dei cittadini e non rinunciare al lavoro. Utilizzare investimenti per rendere adatti anche impianti nati in altri contesti storici”.
Non sono mancati infine, gli elogi al capoluogo campano: “Napoli è sempre stata una città con le sue radici ma con una cultura capace di parlare al mondo. E’ a questa Napoli che ci rivolgiamo quando parliamo dell’occasione che abbiamo davanti per dare risposte e lavoro ai giovani. Questa Napoli che è stata l’orgoglio dell’italia con il riconoscimento Unesco alla pizza”.
