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Ritornano “a casa” affreschi di Pompei e altre opere per un valore di 30 milioni di euro. Erano state trafugate 58 anni fa

di Nicola Maria Stacchietti27 Maggio 2015
27 Maggio 2015

Three stolen Pompeii frescoes recovered in U.S.Venticinque opere per un valore di 30 milioni di euro tolte dal commercio illecito e restituite alla collettività, che a mano a mano torneranno ai siti di provenienza: questo l’ottimo risultato dell’operazione congiunta fra i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale e l’Homeland Security Investigations-Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti. Tra i pezzi recuperati tre affreschi di Pompei del I secolo a.C (raffiguranti una giovane donna con amorino sulla spalla, una figura maschile e una donna con oinochoe) trovati durante una missione a New York, nella collezione privata di un magnate statunitense deceduto, pronta per andare all’asta. La “Bella addormentata”, un coperchio di sarcofago di epoca romana con fanciulla distesa, passata dalle mani di un ricettatore elvetico e recuperata in una galleria di New York, dove era in vendita per 4,5 milioni di dollari. E la Kalpis etrusca, un vaso con delfini dipinto da Micali nel 510-500 a.C, restituita volontariamente dal Toledo Museum dell’Ohio.
I risultati di questa “straordinaria operazione di recupero” sono stati presentati ieri in una conferenza stampa presso il Comando di via Anicia di Roma, alla presenza del ministro di Beni culturali e turismo, Dario Franceschini, e dell’ambasciatore Usa in Italia, John R.Phillips. “E’ sempre più urgente”, ha detto l’ex segretario del Pd, “che la comunità internazionale si mobiliti in forme organizzate e di prevenzione. Due Paesi sensibili a questi temi come l’Italia e gli Stati Uniti siano da traino contro il trafugamento e il commercio illecito dei beni, perché sarà il problema non solo di questi anni ma dei prossimi decenni”. Nessun arresto, però, perché i beni sono stati restituiti e perché i reati sono caduti in prescrizione, che subentra a 50 anni dal furto dell’opera d’arte.
Il ministro di Beni culturali e turismo lancia poi un duplice allarme “sulla protezione del patrimonio dell’umanità”: sempre più sotto attacco dei mercanti d’arte, l’Interpol stima che ogni anno il traffico illecito di beni culturali produca un profitto superiore ai 9 miliardi di dollari l’anno, ma anche della “sistematica distruzione” da parte dell’Isis. “Con il ministero della Giustizia stiamo lavorando su un disegno di legge per ridefinire tutta la materia sul patrimonio culturale, trafugamenti e reati”, ha concluso Franceschini.

Nicola Stacchietti

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