Un nuovo caso di violenze sui bambini all’interno di un asilo è stato scoperto dai Carabinieri di Pomezia, paese a sud della Capitale, che hanno arrestato questa mattina tre maestre. Le donne, di età compresa fra i 46 e i 61 anni, sono ora agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti sui piccoli alunni di un asilo statale di Pomezia, tutti compresi fra tre e cinque anni. Le maestre avrebbero sottoposto alcuni bambini a reiterati atti di violenza fisica, morale e psicologica, umiliandoli, con vessazioni e insulti di vario genere, di fronte all’intera classe.
Le indagini sono cominciate a febbraio su denuncia di quattro mamme, che avevano notato strani comportamenti dei figli, diventati violenti e restii ad andare a scuola. I Carabinieri si sono avvalsi di intercettazioni ambientali e telecamere nascoste all’interno dell’istituto scolastico: dalle immagini sarebbe emerso che alcuni bimbi sono stati strattonati per le braccia e il grembiule e uno di loro tirato per i capelli. Altri ancora sarebbero stati costretti a mettersi in ginocchio in un angolo della classe o a sedersi, isolati dal gruppo. I piccoli sarebbero poi stati strattonati con forza dalle insegnanti e minacciati di non essere più presi dai genitori per portarli a casa. Sarebbero almeno cinque i bambini vessati dalle maestre, ma gli stati di ansia, rabbia e paura sarebbero comparsi in diversi bambini.
Sui social è arrivata la dura presa di posizione del Sindaco di Pomezia Fabio Fucci: “La notizia ha sconvolto tutta la cittadinanza. Questi arresti destano molta preoccupazione perché riguardano persone a cui tutti noi affidiamo i nostri figli quotidianamente. Quando si toccano i bambini e si vanifica il ruolo educativo e formativo delle scuole di ogni ordine e grado è una sconfitta per tutti”.
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