Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha definito “gravissime” le dichiarazioni del vicequestore della Criminalpol Nunzia Alessandra Schilirò che, sabato, durante la manifestazione dei no green pass, ha preso la parola dal palco di San Giovanni, per criticare la certificazione verde da lei ritenuta “illegittima”. “Sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della polizia Lamberto Giannini – prosegue il ministro – affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante in carico all’interessata”. “Per coerenza dovrebbe smettere di servire con l’uniforme di uno Stato nel quale sembra non credere”, è l’attacco del portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia Girolamo Lacquaniti che poi sottolinea come la donna abbia arringato quella stessa folla da cui si è staccato un gruppo di facinorosi che ha usato le sue parole mentre attaccava poliziotti e carabinieri in servizio.
Intanto, in attesa di conoscere l’esito dell’azione disciplinare intrapresa dal Dipartimento di pubblica sicurezza nei suoi confronti, Nunzia Alessandra Schilirò continua a sostenere di aver esercitato i suoi diritti previsti dalla Costituzione e sceglie di difendersi sul suo profilo Facebook. “Ho scelto il mio mestiere – spiega in un post – perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.
Sul caso intervengono anche i partiti con reazioni diverse. Pd e Forza Italia invocano per il vicequestore la sospensione dall’incarico condannando il suo comportamento come irrispettoso della divisa che indossa. Ma la vicenda diventa l’occasione per Matteo Salvini per attaccare Lamorgese: “A me piacerebbe che il ministro dell’Interno fosse altrettanto solerte con gli sbarchi di migliaia di clandestini o che fosse stata altrettanto solerte a ferragosto quando c’è stato un rave party di sei giorni a base di droga, alcool, stupri. Troppo facile prendersela con una donna delle forze dell’ordine. Non era in divisa e ha espresso una sua posizione”. In linea con la posizione del leader del Carroccio anche l’europarlamentare ex Lega Francesca Donato che nei confronti della poliziotta esprime la sua solidarietà.