“Una manovra senza visione, più che una legge di Bilancio per il 2023 è sostanzialmente un decreto aiuti quinquies”. Così il segretario del Pd Enrico Letta, al termine degli incontri di oggi con le parti sociali. “È totalmente inadeguata e iniqua”. Inoltre, per il segretario Pd questa manovra “è un inno all’evasione fiscale, sia sul tema del contante sia sul tema del Pos. Sostanzialmente dice agli italiani che hanno sempre pagato le tasse e che sono la maggioranza, l’agenda fiscale ce la facciamo dettare da coloro che evadono il fisco”.
Mulè: “Calenda è un provocatore”
Forti le parole del vicepresidente della Camera di Forza Italia, Giorgio Mulè, che in un’intervista a La Stampa ritorna sull’apertura di Carlo Calenda. “Gli riesce benissimo, perché è un provocatore nato”. Inoltre, ha anche risposto a chi accusa Forza Italia di sabotare il governo, ricordando che “Non è sabotaggio si tratta di essere fedeli alla nostra storia e al nostro programma”.
Molinari: “Incontro positivo, ma c’è elemento malizioso”
Secondo il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, che ritiene giusto l’impianto della manovra e promette che si interverrà sulle pensioni, il dialogo con Calenda è stato invece positivo. Tuttavia, comprende la rabbia di FI in quanto, secondo lui, nell’idea del leader di Azione “C’è un elemento malizioso. Candida in Lombardia Letizia Moratti, e rubare voti al centrodestra sarebbe più difficile se avesse con Meloni un atteggiamento pregiudizievole”. Diversa la visione di M5S, che considera il modo di fare del capo di Azione come di chi è già all’interno della maggioranza.