ROMA – La Commissione Ue ha dato il via libera al pagamento della quarta rata del Pnrr da 16,5 miliardi di euro, tra sovvenzioni e prestiti. Un sì dall’alto valore simbolico: infatti, quando tra circa un mese verranno incassati i fondi, l’Italia avrà ricevuto complessivamente oltre 100 miliardi di euro, 102 per la precisione. Il Paese è, inoltre, il primo in Unione Europea a giungere al versamento della quarta tranche del Pnrr, incassando i complimenti della Commissione Ue e la soddisfazione della premier Giorgia Meloni. Anche se, proprio su uno degli obiettivi del piano, ossia la fine del mercato tutelato dell’energia, si apre un problema nel governo. Ora, entro l’anno, l’Italia potrebbe fare richiesta per la quinta rata da circa 18 miliardi. L’esborso della quarta si concretizzerà invece dopo il parere positivo del Comitato Economico e Finanziario, che arriverà anch’esso entro il 2023.
Von der Leyen: “Usiamo i fondi con saggezza”
Nella decisione sulla quarta rata, la Commissione ha preso atto che il governo “ha confermato il mantenimento di tutti gli obiettivi precedentemente raggiunti”. Tuttavia proprio la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avverte l’Italia: “Usiamo i fondi del NextGenerationEU con saggezza. Con investimenti e riforme intelligenti oggi, possiamo costruire l’economia più forte e dinamica di domani”.
Oggi Fitto alla Camera per il question time
Nei prossimi giorni il governo varerà un decreto legge ad hoc sull’attuazione del piano modificato, con l’obiettivo primario di evitare futuri ritardi. Per la fase di attuazione, sostiene il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, “la parola giusta è semplificazione”, per evitare che gli interventi legislativi prodotti oggi non si sovrappongano a quelli precedenti. Il ministro inoltre, oggi, 29 novembre alle ore 15, risponderà presso l’Aula di Montecitorio al question time. Al centro delle interrogazioni, la revisione del Pnrr, con particolare riguardo ai criteri di selezione dei progetti da mantenere e all’individuazione delle risorse per finanziare quelli previsti in precedenza.