Sono 11 i club che rischiano il deferimento per la vicenda delle plusvalenze sospette. La notizia è emersa nel pomeriggio di ieri quando la Juventus ha diffuso un comunicato stampa, rivelando di aver ricevuto da parte della Procura federale la “comunicazione di chiusura delle indagini”. L’avviso riguarda “la valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e la contabilizzazione delle plusvalenze”, si legge nella nota.
Il club bianconero specifica che gli esercizi coinvolti sono quelli del 2018-19, 2019-20 e 2020-21 e che, una volta effettuato l’accesso agli atti, confida di dimostrare la correttezza del proprio operato. Si tratta dell’inchiesta nata dalla relazione della Covisoc, che si era mossa in parallelo pure con la Consob, visto che la Juve è un club quotato in Borsa, e che aveva portato alla segnalazione alla Procura federale di 62 scambi “sospetti”.
Le undici società coinvolte sono divise tra Serie A e leghe inferiori. Oltre alla Juventus, sono quattro quelle del massimo campionato: Empoli, Genoa, Napoli e Sampdoria. In serie B invece Pisa e Parma, in Lega Pro Pescara e Pro Vercelli. Nella lista anche due club non più affiliati come Novara e Chievo. Ora tutte le società coinvolte hanno 15 giorni di tempo per accedere agli atti e articolare la difesa, toccherà poi alla Procura procedere a eventuali deferimenti o archiviare le posizioni, ma i club hanno anche la possibilità di patteggiare le eventuali pene.