TORINO – Un illecito sportivo “grave, ripetuto e prolungato”. È una delle 36 motivazioni con cui la Corte d’Appello della Figc (Caf) ha spiegato la penalizzazione di 15 punti in classifica alla Juventus per il processo sulle plusvalenze. La Figc ha sottolineato “l’intenzionalità” nell’alterare le operazioni di trasferimento, come testimoniato da una grande quantità di documenti arrivati alla Procura di Torino. La squadra bianconera ha violato, oltre all’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva su violazioni in materia gestionale ed economica, anche l’articolo 4, che stabilisce per tutti i soggetti dell’ordinamento di rispettare i doveri di lealtà, correttezza e probità.
I documenti
Sono ben 14 mila le pagine di atti giudiziari inviate al capo della procura federale Giuseppe Chinè. L’aggravante, secondo la Caf, sta nel fatto che tutto il consiglio d’amministrazione, i dirigenti, gli azionisti e l’allenatore fossero coscienti degli scambi che portavano a false plusvalenze. Ne è una dimostrazione il libro nero di Fabio Paratici, ex direttore sportivo squalificato per 30 mesi, e compilato dal suo successore, Federico Cherubini, che costituisce la prova che Paratici ha sempre operato tramite un sistema di plusvalenze artefatte. L’arrivo di nuove prove ha reso possibile l’avvio di un nuovo processo. La Corte, intanto, ha respinto la tesi avanzata dalla Juventus, secondo cui si sarebbero superati i termini temporali per la richiesta di revoca e fermato la squadra che, nel frattempo, prova ad invalidare l’uso delle intercettazioni. La Caf si richiama anche al primo giudizio in appello per rinnovare la sollecitazione a normare le plusvalenze.
Le prossime mosse dei bianconeri
Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e quello dello sport Andrea Abodi, che attendevano le motivazioni, hanno parlato di possibili interventi. Dal canto suo, la Juve presenterà ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, terzo e ultimo grado di giustizia sportiva. Se questa operazione non andrà a buon fine, i bianconeri potranno far ricorso al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. L’udienza è prevista entro 30 giorni, mentre per il 31 gennaio è prevista la riunione della Corte Federale della Figc in cui sarà discusso anche il caso Juventus.