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HomeCultura Più Libri Più Liberi al via tra le polemiche. Indignazione per il caso Caffo

Più Libri Più Liberi al via
tra grandi assenze e polemiche
Indignazione per il caso Caffo

La fiera inaugurata dal ministro Giuli

Forte il malcontento dei librai

di Irene Di Castelnuovo04 Dicembre 2024
04 Dicembre 2024

Locandina della ventesima edizione di Più Libri Più Liberi

ROMA – Dal 4 all’8 dicembre La Nuvola dell’Eur ospita la fiera Più Libri Più Liberi. Nel palazzo immerso nella cornice razionalista del quartiere romano, sono moltissimi i padiglioni in cui poter conoscere nuove case editrici, acquistare volumi e seguire incontri con vari scrittori. L’inaugurazione, che ha avuto luogo alle 10.30 presso lo Spazio Rai, è stata presieduta dal ministro della Cultura Alessandro Giuli.

La ventesima edizione della fiera, dedicata a Giulia Cecchettin, è stata travolta nelle ultime settimane da qualche controversia. A partire dalla scelta di invitare Leonardo Caffo, imputato per maltattamenti aggravati e lesioni aggravate ai danni della ex compagna, per cui il pm ha chiesto quattro anni e mezzo di carcere. Le polemiche però non sembrano arrestarsi. Le librerie sono ancora una volta escluse dal salone. Il malcontento dei librai è grande soprattutto considerando che dicembre è in genere il mese di maggior incasso per il settore. Inoltre la loro presenza sarebbe danneggiata dalla possibilità delle case editrici di poter effettuare sconti sul prezzo di mercato, come sottolinea il Fatto quotidiano. Assenti anche quelli che decidono di autoeditare i propri volumi poiché la fiera è dedicata esclusivamente alla piccola e media editoria. 

L’esposizione è ulteriormente danneggiata dalla mancanza di diversi ospiti. Il video in difesa del filosofo pubblicato su instagram dalla curatrice Chiara Valerio ha suscitato l’indignazione di molti. Alcuni, scossi dalla reazione della scrittrice (che ha tardato a scusarsi), hanno deciso di non calcare i palchi a loro riservati. Il fumettista di Rebibbia Zerocalcare ha manifestato il suo dissenso con varie storie pubblicate sui social. Dello stesso avviso il romanziere Carlo Lucarelli e la fumettista Fumettibrutti.

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