Si conclude oggi il secondo giro di consultazioni del presidente incaricato Mario Draghi con le principali forze politiche. Il primo incontro si è tenuto con il neonato gruppo di Palazzo Madama Europeisti-Maie-Centro democratico, alle 13,15 sarà il turno di Fratelli d’Italia, unico partito dichiaratamente all’opposizione per il momento.
Nel primo pomeriggio a colloquio anche Forza Italia, con la partecipazione – inizialmente dubbia – di Silvio Berlusconi. Alle 17,15 si chiudono le consultazioni con il Movimento 5 Stelle. Domani il premier incaricato incontrerà le parti sociali.
Oggi si entra nel vivo del programma di governo: sull’agenda Draghi cinque punti fondamentali.
1. Finanziamenti. Il dossier più urgente per il presidente è il sostegno alle imprese e attività commerciali colpite dalla pandemia, con il nuovo decreto Ristori da 32 miliardi di euro. L’obiettivo è di superare la logica dei contributi a fondo perduto, per focalizzarsi sul finanziamento delle imprese che siano in grado di risollevarsi dalla crisi.
2. Scuola. In primo piano la scuola, con l’ipotesi di prolungare l’anno scolastico fino al 30 giugno per recuperare le lezioni perse. Al vaglio anche il problema delle 10 mila cattedre vacanti dall’inizio dell’anno e la necessità di nuovi docenti.
3. Vaccini. Anche l’accelerazione del piano vaccinale è alla base della rinascita del Paese per Draghi, che punta sull’approvvigionamento delle dosi e sulla logistica per una distribuzione più efficiente, con l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge nei prossimi mesi.
4. Cantieri. Altro punto del programma è la riattivazione dei cantieri fermi e l’avvio di infrastrutture a sostegno del turismo, per favorire la ripresa della domanda di lavoro.
5. Europa e Nato. Nel programma l’attenzione è anche alla politica estera, con lo sguardo europeista e atlantista che Draghi ha intenzione di restituire all’Italia, e l’obiettivo di riportare l’Europa al centro degli equilibri mondiali e risanare l’alleanza con gli Stati Uniti.