Sono 103.282 le richieste di prestiti inviate dalle banche al Fondo di Garanzia tra il 17 marzo e il 6 maggio, di cui 101.253 in base ai decreti Cura Italia e Liquidità. L’importo totale supera i 6 miliardi. A renderlo noto è il Medio credito centrale, l’istituto bancario che si occupa, tra le sue diverse funzioni, degli interventi per imprese e privati danneggiati da pubbliche calamità. L’emergenza Coronavirus ha infatti causato gravi danni al sistema economico italiano in seguito al lockdown.
La maggior parte delle operazioni, spiega il Mcc, si riferiscono a finanziamenti fino a 25 mila euro con copertura al 100%. Le richieste di questo tipo sono infatti 80.873 e l’importo è di circa 1,7 miliardi. In questo caso l’intervento del Fondo è concesso automaticamente e i finanziamenti possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore.
L’Associazione bancaria italiana (Abi) si dice soddisfatta delle oltre 100 mila domande di prestiti arrivate al Fondo di garanzia da parte delle banche: “Questi numeri che crescono giorno per giorno in misura significativa – si legge in una nota – testimoniano il superamento della fase organizzativa iniziale e il senso di responsabilità del mondo bancario in una fase di straordinario impegno per tutti i lavoratori del settore cui l’Abi rivolge un forte ringraziamento”.
Per accedere al finanziamento, l’impresa beneficiaria dovrà dichiarare il rispetto di una serie di vincoli e condizioni: assenza di difficoltà finanziarie antecedenti all’epidemia da Covid-19, finalità del finanziamento, impegno a non distribuire dividendi nel corso del 2020 e di procedere alla gestione delle tematiche del personale attraverso accordi sindacali.
Fino a ieri erano invece 1,6 milioni le domande di adesione alla moratoria sui prestiti presentate da imprese e famiglie, in base al decreto Cura Italia, Liquidità e all’accordo tra Abi e associazioni dei consumatori sulla sospensione dei prestiti personali. In crescita di 300 mila rispetto alla rilevazione della settimana precedente. “Si può stimare che circa il 71% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche. Circa l’1% è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame”, rilevano Tesoro, Ministero dello Sviluppo Economico, Abi, Mcc e Sace.