Per Pistorius oggi sarà una giornata memorabile, in negativo. Lo sprinter sudafricano si trova a Pretoria nell’aula di tribunale dove si deciderà se concedergli la libertà su cauzione, come chiesto dalla difesa, oppure se si darà più peso all’accusa che ribadisce la sua tesi di «omicidio premeditato».
Due visioni completamente diverse. Se per la difesa Pistorius ha scambiato la sua fidanzata, Reeva Steenkamp, per un ladro, per il procuratore sudafricano non ci sono dubbi: «Non esiste alcuna spiegazione possibile a conferma della sua tesi sul ladro». E il campione paraolimpico, sopraffatto dalla tensione e dal nervosismo, è scoppiato nuovamente in lacrime lasciandosi alle spalle quella fama da “uomo duro”.
Un sms di troppo? La notte in cui lui l’ha uccisa, l’atleta sudafricano Oscar Pistorius e la sua fidanzata Reeva Steenkamp avrebbero litigato per un sms inviato alla donna dal giocatore di rugby François Hougaard. Lo scrive il sito del quotidiano sudafricano Die Burger. Sabato scorso, il tabloid britannico Mirror riferiva che il 24enne rugbista aveva avuto in passato una relazione con Reeva e manteneva buoni rapporti con lei. Il quotidiano aveva ipotizzato che all’origine della sparatoria vi fosse la gelosia di Pistorius nei confronti di Hougaard, mentre il giocatore in questione si tira immediatamente fuori dalla storia affermando di non essere in alcun modo coinvolto nella vicenda. In sostanza, sempre secondo il quotidiano inglese, è sempre la gelosia alla base di tutta la vicenda.
Gelosia e “rabbia steroide”. Inoltre, alla base dell’omicidio di Reeva Steenkamp da parte del fidanzato e campione paraolimpico Oscar Pistorius, potrebbe esserci un’esplosione di aggressività dovuta all’assunzione di steroidi proibiti. Su questa pista – a quanto riferisce il tabloid britannico Mail Online – starebbe indagando la polizia australiana. A casa dell’atleta, infatti, gli investigatori hanno trovato oltre alla mazza da cricket insanguinata e prove di un pesante consumo di alcol, proprio degli steroidi. Dunque, la modella potrebbe essere stata assassinata dal fidanzato in un momento di cosiddetta “rabbia steroide”, ossia uno stato di alterazione dovuto all’assunzione di sostanze alteranti.
«Ho ucciso la mia Baba». Il migliore amico di Pistorius ricevette una telefonata da “Blade Runner” – così era soprannominato – la notte in cui fu uccisa la fidanzata. Non era ancora stata chiamata l’ambulanza quando, alle 3.55, Pistorius telefonò a Justin Divaris, raccontandogli in lacrime e con la voce strozzata cos’era accaduto: «Ho ucciso la mia baba. Dio, portami via… ». E quando Divaris, incredulo, gli chiese «Ma cosa stai dicendo? », l’atleta rispose: «C’è stato un terribile incidente, ho sparato a Reeva». Divaris era stato l’uomo che aveva presentato la top model allo sprinter Sudafricano.
Paolo Costanzi