Chiedere un “passo indietro” sarebbe stato forse troppo. Le critiche di Giuliano Pisapia a D’Alema non sono certo tenere ma i consigli sono più democratici: «Se pensasse al bene comune D’Alema dovrebbe fare, non un passo indietro, ma un passo di lato», ha dichiarato l’ex sindaco di Milano in un’intervista a radio Capital. “D’Alema sa perfettamente che io sono a disposizione di un progetto unitario e invece lui continua a fare dichiarazioni che dividono. Lui era favorevole che oggi non si votasse lo scostamento di bilancio che avrebbe portato all’aumento dell’Iva. Io e altri abbiamo voluto fare un percorso diverso. Sono dell’idea che chi non ha obiettivi personali potrebbe fare un passo di fianco, bisogna essere in grado di unire. E vale per lui come per me”.
In ogni caso, Pisapia non si dice affatto sorpreso della decisione di Mdp di non votare la variazione dei saldi al Def, approvando però lo scostamento di bilancio. «Non mi aspettavo altro di diverso, non c’è uno strappo. Era fondamentale che Mdp non votasse contro lo scostamento di bilancio, c’erano deputati e senatori che volevano votare contro lo scostamento e invece ora inizia un percorso». Non solo: dopo le dimissioni del viceministro dell’interno Fabrizio Bubbico, l’ala scissionista del Pd esce dall’esecutivo e apre la stagione dell’appoggio esterno al governo. L’iter legislativo della manovra dunque, si complica parecchio.
L’ex sindaco di Milano, infine, non nasconde le sue intenzioni: “Il mio obiettivo è una sinistra di governo, un percorso difficilissimo, per un po’ vado avanti, ma nessuno è indispensabile”. Sulle critiche di Pisapia a D’Alema interviene però uno dei leader di Mdp, Roberto Speranza, che commenta così: “L’opinione di D’Alema sul Def è in linea con le scelte assunte all’unanimità dai gruppi parlamentari. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme, superare ogni forma di personalismo e dare gambe a un progetto progressista che serve prima di tutto al Paese”.