Non accadeva dal 2014 che il volume del Pil aumentasse solo dello 0,3%. Si tratta di un “marcato rallentamento” rispetto alla crescita dell’0,8% del 2018 secondo l’Istat, che ha diffuso i dati oggi. La stima del 2019 è comunque sopra dello 0,2% rispetto a quella preliminare dell’Istat e dello 0,1% previsto dal governo. C’è inoltre da considerare che le prossime stime potrebbero essere peggiori a causa del Coronavirus che sta paralizzando il Nord Italia. Lombardia e Veneto sono le regioni più interessate che contribuiscono per più del 30% del Pil nazionale. Una contrazione del 10% del prodotto interno lordo in questi territori vale un calo del 3% di quello dell’intero Paese.
Sale la pressione fiscale
La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 42,4%, in aumento rispetto all’anno precedente quando era al 41,9%. Il dato del 2019 è il più alto dal 42,9% del 2015.
Deficit 2019 scende all’1,6% dal 2,2%
Il rapporto deficit/Pil del 2019 è risultato pari all’1,6%, in netto calo rispetto al 2,2% del 2018, e molto inferiore rispetto al 2,2% previsto dalla Nota di aggiornamento al Def. Il miglioramento, pari a circa 9,5 miliardi di euro, porta il deficit/Pil al livello più basso dal 2007, quando era stato dell’1,3%.
Avanzo primario migliore dal 2013
Nel 2019 il saldo primario della pubblica amministrazione, ossia la differenza fra entrate e uscite prima del pagamento degli interessi, ha registrato un avanzo pari all’1,7% del Pil. Il dato è il migliore dal 2013 quando era stato del 2%. Nel 2018 l’avanzo primario era stato pari a 1,5%.
Rallenta la spesa delle famiglie nel 2019
Nel 2019 la spesa per consumi finali delle famiglie ha rallentato la crescita, aumentando in volume dello 0,4% (+0,9% nel 2018). Lo comunica l’Istat. Sempre nel 2019 si è registrato un aumento dell’1,4% degli investimenti fissi lordi.
Giù l’industria, tengono i servizi
Nel 2019 il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nelle costruzioni (+2,6%) e nelle attività dei servizi (+0,3%) mentre è in calo nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,6%) e nell’industria in senso stretto (-0,4%). L’Istat ha messo in evidenza che i giorni lavorativi rispetto al 2018 sono stati gli stessi.
Italia a crescita zero nel 2020
Secondo l’Interim Economic Outlook, che tiene conto dell’impatto legato al Coronavirus, il nostro Pil scenderà dallo 0,2% del 2019 allo 0% nel 2020, una stima tagliata di 0,4 punti rispetto alla precedente di novembre. L’organismo internazionale con sede a Parigi prevede invece uno 0,5% per il 2021, invariato rispetto a novembre. Per l’Ocse, non solo l’Italia, ma l’intera economia mondiale è attualmente “a rischio”.
Borsa: A Milano pioggia sospensioni
Non va meglio la Borsa. Tonfo a Milano, con l’indice Ftse Mib che cede quasi il 2% a 21.538 punti e una pioggia di sospensioni al ribasso tra i titoli del listino principale. L’effetto Coronavirus colpisce l’economia e le banche soffrono più degli altri titoli.