Si definiscono i contorni dell’omicidio di Elisa Pomarelli e della fuga di Massimo Sebastiani, il tornitore di 45 anni arrestato sabato dopo 13 giorni di caccia all’uomo nei boschi del Piacentino. Nella notte di ieri i carabinieri hanno arrestato Silvio Perazzi, il padre di una sua ex fidanzata, accusato di favoreggiamento personale in omicidio per aver coperto gli spostamenti di Sebastiani.
In particolare l’uomo avrebbe cercato di depistare i carabinieri e, quasi certamente, sembra abbia ospitato per qualche notte in casa l’amico in fuga. Dalle indagini stanno emergendo anche i primi dettagli dell’omicidio della 28enne il cui corpo è stato rinvenuto in località Costa di Sariano di Gropparello, nel piacentino, poco distante dal casolare in cui è stato arrestato Sebastiani.
In attesa dell’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni, l’operaio avrebbe già ammesso di averla strangolata. Il movente andrebbe ricercato nell’amore non corrisposto per quella giovane che per lui era diventata come un’ossessione mentre lei lo considerava solo un amico. I due si sarebbero visti a pranzo il 25 agosto e poi in un ristorante di Carpaneto e poi se ne sarebbero perse le tracce. L’omicidio sarebbe avvenuto di lì a poco: i due erano andati nella casa di Sebastiani a Campogrande di Carpaneto e lì l’uomo l’avrebbe strangolata, nel pollaio.
Sia Sebastiani sia Perazzi si trovano ora alle Novate, carcere di Piacenza.
L’uccisione sarebbe avvenuta durante una lite, probabilmente per un approccio respinto. Poco prima la ragazza avrebbe mandato un messaggio a qualcuno chiedendogli se voleva delle uova: un’ultima, banale comunicazione, prima che quello che credeva un amico mettesse fine alla sua vita.