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HomeEsteri Missili a lungo raggio dagli Usa all’Ucraina
Netanyahu: Israele pronto a mediare

Guerra in Ucraina
possibile incontro
tra Biden e Zelensky

Netanyhau si dice pronto a mediare

se le parti dovessero chiederglielo

di Silvia Longo01 Febbraio 2023
01 Febbraio 2023

CIvili al fronte nella città di Bakhmut. EPA/ OLEG PETRASYUK

KIEV – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden potrebbe incontrare l’ucraino Volodymyr Zelensky in Polonia, finora tra i Paesi Nato più aperti alle richieste di Kiev. Lo riporta il quotidiano polacco ‘Dziennik Gazeta Prawna’ con riferimento a una fonte diplomatica a Kiev. Biden dovrebbe fare, infatti, un viaggio in Europa in occasione del 24 febbraio, anniversario dello scoppio della guerra. Zelensky potrebbe presentare al presidente americano il suo piano di pace in 10 punti, inclusa la creazione di un tribunale speciale per indagare sui crimini di guerra commessi dagli occupanti russi. Non si esclude che si parlerà degli armamenti. A tal proposito gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari che dovrebbero includere per la prima volta razzi a lungo raggio, oltre ad altre munizioni e armi. Lo riportano alcuni media citando la Reuters.

Immediata la reazione del Cremlino. Le nuove forniture americane all’Ucraina, compresi eventuali missili a lungo raggio, “non cambieranno gli eventi” sul terreno ma contribuiranno solo ad aggravare l’escalation. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti. Peskov fa anche sapere che il Cremlino accoglie con favore le proposte avanzate nei giorni scorsi da un’azienda privata e alcuni governatori di regioni di pagare una ricompensa ai militari per ogni carro armato americano Abrams che verrà distrutto in Ucraina.

Netanyahu pronto a mediare

In un’intervista rilasciata alla Cnn il premier israeliano Benjamin Netanyahu si dichiara favorevole a mediare tra la Russia e l’Ucraina se entrambe le parti, e gli Usa, glielo domandassero. “Se richiesto da tutte le parti rilevanti certamente lo considererò ma non mi sto proponendo”. Poi ha aggiunto che ci devono essere “tempi giusti e giuste circostanze”. Il premier ha anche rivelato di essere stato contattato come mediatore lo scorso febbraio, subito dopo l’invasione russa ma di aver declinato.

Proseguono gli scontri

Non si fermano gli scontri. A Bakhmut, nell’Ucraina orientale, sono in corso feroci combattimenti con le forze russe, condotte dalla compagnia Wagner, che tentano di circondare a tenaglia la città. “I russi stanno radendo al suolo Bakhmut, è una rovina totale, stanno uccidendo chiunque riescano a trovare. Stiamo documentando attentamente tutti i crimini di guerra. Saranno ritenuti responsabili di tutto” ha scritto il capo dell’amministrazione militare ucraina della regione di Donetsk su Telegram Pavlo Kyrylenko.

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