Sara Di Pietrantonio, la studentessa universitaria uccisa due anni fa nella periferia di Roma, strangolata dal suo ex fidanzato Vincenzo Paduano. La storia di un tormento senza fine quella di Sara, costretta a stare sempre all’erta perché Vincenzo era ovunque, la chiamava ogni ora e sapeva tutti i suoi movimenti.
Alla vigilia dell’udienza preliminare spuntano i messaggi tra i due ragazzi per la prima volta nella versione integrale. Un rapporto “normale fino alla metà del 2015” ma poi il controllo di Vincenzo aumenta in modo esponenziale su Sara. La strattona davanti agli amici per farla salire in macchina, le dà una sberla davanti a tutti.
Dopo le insistenze via Whatsapp per incontrare la ragazza, lei gli risponde: “Ho paura di te dopo quello che mi hai fatto! Ma sono convinta che tu mi debba delle scuse. Si, ti voglio vedere, voglio sentire cosa devi dirmi…”. Ma un messaggio spicca più di tutti. Il 18 luglio 2015 lei scrive: “Perché vuoi uccidermi?”. Lui risponde: “Servirebbe a qualcosa?”.