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HomeEsteri “Deportati 1,6 milioni di ucraini”
L’ultima accusa di Zelensky contro Mosca

L'accusa di Zelensky
"La Russia ha deportato
1,6 milioni di ucraini"

Scoperti 534 ucraini uccisi a Kharkiv

Velivoli russi intercettati dalla Nato

di Francesca Funari06 Ottobre 2022
06 Ottobre 2022

epa10185937 Ukrainian President Volodymyr Zelensky speaks during his meeting with European Commission President Ursula von der Leyen (not pictured) during their meeting in Kyiv, Ukraine, 15 September 2022. Ursula von der Leyen arrived in Kyiv to meet with top Ukrainian officials amid the Russian invasion. EPA/SERGEY DOLZHENKO

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non ha dubbi. Le forze di Kiev vinceranno questa guerra e saranno in grado di proteggere l’indipendenza del Paese. Lo dimostrano le vittorie quotidiane al fronte e le dozzine di città e di villaggi liberati. Ma accusa i russi di aver deportato più di 1,6 milioni di cittadini ucraini sono già stati deportati in Russia, in regioni remote, ha spiegato Zelensky durante il suo discorso all’Organizzazione degli Stati americani. A questo si aggiunge la scoperta di 534 ucraini, uccisi dalle milizie di Mosca, nella riconquistata Kharkiv. Ad annunciarlo è Serhiy Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della direzione della polizia nazionale della regione. Si tratta di 260 uomini, 19 bambini di cui 13 non ancora identificati e 29 resti umani il cui sesso non è stato determinato. Sono state trovate, inoltre, anche 22 camere di tortura.

Un fermo immagine mostra il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky durante il suo discorso all’Organizzazione degli Stati americani, come riporta Unian, 6 ottobre 2022.

Caccia italiani intercettano 4 velivoli russi negli spazi aerei polacco e svedese
Gli Eurofighter italiani, impegnati in attività Nato di pattugliamento dei cieli in Polonia hanno effettuato un nuovo scramble ovvero un decollo immediato per intercettare 4 caccia russi che avevano “interessato gli spazi aerei polacco e svedese” prima di essere costretti a rientrare nello spazio aereo dell’exclave russa di Kaliningrad, dove si trova un’importante base del Cremlino. A riferirlo è l’Aeronautica militare su Twitter.

 

Non è la prima volta che gli Eurofighter italiani devono intervenire per frenare gli omologhi russi. Nelle ultime settimane, infatti, i velivoli tricolore, schierati nella base di Malbork, nella Polonia settentrionale, frontiera sensibilissima in questo momento, a poca distanza dall’enclave russa di Kaliningrad, si sono alzati in volo più volte, a segnalare un’attività intensa di risposte alle iniziative russe nell’area. Gli ingressi dei velivoli del Cremlino nello spazio aereo di Finlandia e Svezia si sono ripetuti più volte dall’inizio della guerra in Ucraina, da quando le due nazioni hanno annunciato la loro intenzione di aderire alla Nato. Ora, con la minaccia nucleare messa sul tavolo da parte di Mosca, le antenne sono ancora più drizzate. Per gli Eurofighter della task force air ‘White eagle’ si è trattato del quarto decollo in una settimana.

 

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