C’è anche l’italiano Toni Servillo nella lista dei 25 migliori attori di questo secolo, stilata dal “New York Times”. Servillo si è piazzato al settimo posto in quello che, secondo gli ideatori, vuole essere un grande omaggio al cinema mondiale.
“Ci sono certamente delle star e persino un’infarinatura di vincitori di Oscar – scrivono sul sito del NYT – ci sono anche caratteristi e camaleonti, eroi d’azione e beniamini d’essai. Sono 25 motivi per cui amiamo ancora i film, forse più che mai”.
La lista, infatti, si apre con Denzel Washington e si chiude con Gael García Bernal, a dimostrazione che la settima arte, oggi, deve saper guardare oltre i confini di Hollywood.
Toni Servillo, campano, classe 1959, è stato uno degli interpreti più apprezzati nel nostro paese negli ultimi quindici anni. Dal suo film d’esordio,” Morte di un matematico napoletano” (1992), proseguendo con “Rasoi” (1993), “I vesuviani2 (1997) e “Teatro di guerra” (1998), arriva ad interpretare Titta Di Girolamo in “Le conseguenze dell’amore” (2004) del regista, suo conterraneo, Paolo Sorrentino e Giovanni Sanzio in “La ragazza del lago” (2006), film che gli fanno ottenere una nomination e due David di Donatello come miglior attore protagonista. Tuttavia è con “La Grande Bellezza”, film vincitore dell’Oscar al miglior film straniero, che il suo talento viene riconosciuto in tutto il mondo.
Il suo sodalizio con il regista Paolo Sorrentino, spiegano i critici, ricorda le grandi collaborazioni del passato: Martin Scorsese e Robert De Niro; Vittorio De Sica e Sophia Loren; John Ford e John Wayne. Servillo “è stato l’avatar” con cui Sorrentino ha “scavato nella corruzione e nell’ipocrisia”, evidenziano, citando alcuni film come ‘Il Divo’ e ‘Loro’. Pellicole ricche di umanità, dove l’attore riesce a sondare in modo superbo la grande solitudine dell’uomo contemporaneo.