Il cardinale arcivescovo di Washington, Donald Wuerl, ha incontrato Papa Francesco la scorsa settimana in Vaticano, discutendo con il Pontefice della sua situazione personale, dal momento che l’alto prelato è accusato per la sua gestione del dossier sugli abusi sessuali quando era arcivescovo di Pittsburgh, in Pennsylvania. A riferire dell’incontro è stata la Cnn, mentre da fonti ufficiali è arrivata solo la conferma del viaggio in Vaticano di Wuerl da parte del direttore della comunicazione dell’arcidiocesi di Washington, ma nessun ulteriore dettaglio sui contenuti dell’incontro.
Secondo quanto riportato dalla Cnn, il cardinale statunitense avrebbe confidato i contenuti dell’udienza con il Papa durante una presentazione ai preti locali nella capitale statunitense. In particolare, Papa Francesco avrebbe consigliato a Wuerl di confidarsi proprio con i sacerdoti della sua arcidiocesi circa il futuro del cardinale. Wuerl è chiamato in causa dal Gran Giurì della Pennsylvania per una presunta copertura degli abusi sui minori negli anni in cui era vescovo in quelle diocesi, ed è inoltre stato citato nel dossier dell’ex Nunzio degli Stati Uniti, monsignor Carlo Maria Viganò. In particolare, l’ex Nunzio accusa Wuerl di essere stato informato delle sanzioni imposte al suo predecessore Theodore McCarrick da Papa Benedetto XVI, ma di aver taciuto.
La settimana scorsa, inoltre, l’attuale arcivescovo di Washington ha scritto una lettera ai sacerdoti della sua diocesi, ribadendo la sua volontà di continuare a servire la Chiesa, chiedendosi quale sia ora il modo migliore. Nel dettaglio, il porporato esprime la sua “angoscia per coloro che hanno sofferto e il dolore per non essere stato in grado di essere presente sia per gli abusati che per tutti coloro che ora sentono un senso di alienazione. Nel mio cuore – si legge nella lettera – ora mi chiedo quale sia il modo in cui posso servire meglio questa Chiesa, che amo molto”.