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HomeCronaca Pedofilia, 6 anni e 4 mesi a don Mauro Galli per abusi su un 15enne

Pedofilia, 6 anni e 4 mesi
a don Mauro Galli
per abusi su un 15enne

I fatti imputati nel dicembre 2011

L'accusa aveva chiesto oltre 10 anni

di Antonio Scali20 Settembre 2018
20 Settembre 2018

L'aula del tribunale di Milano prima del processo in Appello sul caso Ruby nel quale Silvio Berlusconi è imputato per concussione e prostituzione minorile, Milano, 20 giugno 2014. ANSA/STEFANO PORTA

Sei anni e quattro mesi di reclusione e il divieto di avere contatti con altri minori. È questa la condanna decisa dalla quinta sezione penale del Tribunale di Milano per don Mauro Galli, ex parroco di Rozzano, che nel dicembre 2011 avrebbe abusato sessualmente di un ragazzino all’epoca quindicenne.

L’accusa, rappresentata dal pm Lucia Minutella, aveva chiesto una condanna a dieci anni e otto mesi di reclusione. Il sacerdote avrebbe abusato del minore nella propria abitazione, dove il ragazzo aveva trascorso la notte “in vista delle attività di preghiera previste per il giorno successivo”. Nel corso del dibattimento, don Galli aveva ammesso di aver dormito nel letto matrimoniale insieme al quindicenne, ma senza averlo mai toccato né abbracciato.

L’imputato, fuori dal processo, aveva versato 100mila euro di risarcimento ai familiari del ragazzo, che non si sono costituiti parte civile. Secondo il pm, però, “le sofferenze del ragazzo e dei suoi non possono essere ripagate da una somma in denaro, al di là dell’importo”. Nella requisitoria il magistrato ha aggiunto che “le ossessioni demoniache da lui manifestate dopo quell’episodio erano l’unico canale comunicativo che il giovane possedeva per potere esprimere il proprio disagio”. Un testimone, uno psichiatra che ha conosciuto la presunta vittima nel 2014, ha raccontato: “Mi ha detto che quando erano sdraiati nello stesso letto il prete iniziò a toccarlo e lui fece finta di dormire, era bloccato, paralizzato”.

Il giovane, ora 22enne, è scoppiato a piangere dopo la sentenza. “È stato un percorso doloroso e un dramma infinito, ma che oggi sia stata riconosciuta la credibilità di mio figlio è stata la cosa più grande”, ha spiegato la madre del ragazzo. La difesa, rappresentata dal legale Mario Zanchetti, ha preannunciato che ricorrerà in appello.

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