Il Congresso del Pd entra nel vivo, in vista delle primarie, ma il partito deve fare i conti con lo scandalo tessere. Dopo il caso napoletano emerso ieri, scoppia oggi quello pugliese: si è infatti registrato un boom di iscrizioni che desta qualche sospetto, visto che in solo 48 ore ce ne sono state seimila in più. Il Pd pugliese è dunque nella bufera: i renziani accusano i dalemiani locali di voler influenzare le primarie, mantenendo la regia sulle tessere. Per i sostenitori di Renzi gli ex Pd fuoriusciti dal partito potrebbero intervenire a primarie aperte per cercare di influenzarne l’esito.
Interpellato dall’Ansa, Ruggiero Mennea – responsabile per la Puglia del tesseramento Pd – ha spiegato di «aver fornito tutte le rassicurazioni sul corretto andamento delle procedure».
Intanto uno dei candidati alla segreteria dem Andrea Orlando ha commentato i casi di Napoli e Lecce dichiarando che «se in alcune realtà non saranno chiarite le dinamiche del tesseramento, lì non presenterò le liste: non voglio voti che non so da dove vengono».