Con 163 sì, 59 no e 19 astenuti, è stato approvato il dl Sicurezza. “La maggioranza e il governo godono di buonissima salute per questo voteremo convintamente a favore di questo provvedimento. Molte cose abbiamo in programma di fare nei prossimi 4 anni e mezzo di legislatura”. Questa la dichiarazione di voto sul decreto del capogruppo al senato del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli. Il ricorso alla fiducia sul provvedimento è stato scelto come via maestra per superare l’ultimo empasse della maggioranza gialloverde. Sul provvedimento bandiera di Matteo Salvini hanno imperversato fino a ieri le critiche dell’area dissidente pentastellata.
“È un decreto che corrisponde solo a esigenze elettorali e nel merito – ha dichiarato Elena Fattori senatrice del Movimento 5 Stelle – è anche peggio. Non si garantisce sicurezza ma si fa l’opposto”. Fin dalle prime formulazioni la senatrice è sempre stata in dissenso sul provvedimento. Nel merito, insieme alla senatrice Nugnes e ai senatori Mantero e De Falco, la Fattori ha avversato il decreto considerandolo opposto ai valori fondanti Movimento. “Si andranno a creare forti tensioni nelle periferie e la gestione tornerà in mano ai privati” questa la principale critica mossa dall’intera area grillina contraria al provvedimento. Sul cosiddetto business dell’immigrazione si era giocata una partita importantissima durante la compagna elettorale dello scorso 4 marzo, unendo di fatto le due forze politiche prima della tornata elettorale.
Da collante preelettorale potrebbe invece trasformarsi in una miccia esplosiva per la maggioranza. Il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio si aspetta un passo indietro sulla prescrizione come contropartita politica per il voto di fiducia sul decreto sicurezza odierno.