Sono iniziati i lavori per la messa a punto del “Laghetto” di Villa Borghese, che versa in condizioni non all’altezza del celebre parco romano. Che fine faranno anatre e tartarughe che sguazzano allegramente nel “Laghetto” di Villa Borghese? Questa è la domanda che si pongono tanti bambini intrattenuti in quei momenti di svago che possono concedersi nel “Giardino del Lago”. I lavori devono essere fatti e gli animali spostati da qualche parte. Per decidere il luogo di destinazione, sono in corso una serie di riunioni tra asl, bioparco e Dipartimento dei lavori pubblici.
I lavori sono necessari. Infatti lo specchio d’acqua verde non rende onore alla bellezza del luogo, ideale per passeggiate romantiche, per quei ragazzi delle scuole medie romane che sperimentano il brivido di marinare la scuola, e per i bambini, sottratti alla schiavitù della noia in balia di qualche videogame, che invece di liberare endorfine, carica di stress le future generazioni. L’auspicio dei cittadini è che il tempo di questi lavori non sia biblico. I nebulosi meccanismi di appalti e subappalti hanno spesso paralizzato importanti opere di ristrutturazione: il caso di Luneur, il famoso parco divertimenti della capitale, fa scuola. Doveva essere pronto nel maggio dello scorso anno e oggi, ancora tutto tace. Ma si tratta di uno dei tanti esempi possibili.
Per ora, l’unica nota negativa, è rappresentata dalla presenza incombente di un mezzo pesante proprio nell’angolo dove giocano i bambini, ovviamente destinato ad essere zona riservata agli operai. Era così necessario sottrarre questo spazio verde ai bambini? Speriamo non siano i posteri ad emettere l’ardua sentenza.
Alessio Perigli