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Finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli: quando il calcio diventa vergogna

di Stefania Fava05 Maggio 2014
05 Maggio 2014

fiorentina napoli

La risposta dal Viminale agli scontri dello scorso sabato si è fatta subito sentire, Alfano ha minacciato daspo a vita contro la follìa ultrà. Parliamo della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, vinta dai partenopei per 3 a 1: questo è stato il risultato calcistico ma purtroppo si è andato ben oltre il normale agonismo sportivo e a farne le spese è stato il tifoso del Napoli Ciro Esposito, colpito nella bolgia che ha preceduto la partita da uno dei colpi di pistola del tifoso romanista Daniele De Santis.
Oltre agli spari prima della finale, nella partita si è assistito ad altri fatti gravissimi; parliamo della ormai famosa maglietta dell’ultrà napoletano Genny a‘carogna, al secolo Gennaro De Tommaso, con la scritta: ”Speziale libero”, riferimento ad Antonino Speziale, ultrà catanese condannato ad otto anni per l’omicidio dell’ispettore capo Filippo Raciti nel 2007. Le immagini del prepartita, dove Genny è stato ripreso mentre dalla vetrata della curva nord parlava con il capitano azzurro Marek Hamsik e con i responsabili  dell’ordine pubblico, hanno fatto il giro del mondo. Il ministro Alfano in risposta alle parole di indignazione della vedova Raciti ha affermato: ” Non c’è stata nessuna trattativa fra Stato e ultrà. Non sta né in cielo né in terra. Come Stato siamo e saremo in grado di garantire l’ordine pubblico”. La vedova Raciti dopo aver parlato con il premier Matteo Renzi, il presidente del senato Pietro Grasso e il  capo della polizia Alessandro Pansa ha affermato:”Adesso mi sento meno sola”.
Anche il questore della capitale Massimo Maria Mazza ha cercato di tranquillizzare gli animi affermando: ” Non c’è stata nessuna trattativa, non abbiamo mai pensato di non far giocare la partita. Il Napoli ci ha chiesto se avevamo nulla in contrario che Hamsik spiegasse ai tifosi che il ragazzo ferito non era morto e che i tifosi della Fiorentina non c’entravano nulla con l’accaduto”.
Ma le indagini proseguono: la Digos consegnerà una prima informativa al pm Antonino Di Maio. Ciro Esposito, tifoso del Napoli è anche lui agli arresti, per rissa aggravata con gli altri due tifosi napoletani feriti dal romanista de Santis, Carmine Fioretti e Alfonso Esposito. L’ultrà giallorosso piantonato in un ospedale tenuto segreto per paura di ritorsioni, è accusato di tentato omicidio plurimo e porto abusivo di arma da fuoco.
La madre di Ciro Esposito  ha dichiarato in serata: ”Quello che ha fatto  il tifoso romanista è una mostruosità ma io l’ho già perdonato. Non lo odio, siamo tutti fratelli d’Italia” .

Stefania Fava

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