HomeCronaca Parma, arresti domiciliari per la mamma dei neonati. “Uno morto dissanguato”

Parma, arresti domiciliari per la mamma dei neonati. “Uno morto dissanguato”

di Beatrice D'Ascenzi20 Settembre 2024
20 Settembre 2024
I Ris di Parma al lavoro davanti alla villa

PARMA – È stata posta agli arresti domiciliari la 22enne accusata dell’omicidio dei suoi due figli trovati sepolti nel giardino della villetta di famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. È accusata di omicidio volontario aggravato dal rapporto di ascendenza e dalla premeditazione per il secondo neonato e di soppressione di cadavere per il primo neonato.

Il procuratore del capoluogo emiliano Alfonso D’Avino, durante una conferenza stampa, ha sottolineato che la studentessa “pare difficilmente decifrabile e dovrà prendere coscienza di quel che è successo”. “Allo stato non ci sono evidenze di una incapacità di intendere e di volere, ha aggiunto, ovviamente è un profilo che ci riserviamo di verificare”. Al momento è difficile “individuare il movente”.

Per la 22enne la Procura aveva chiesto al gip la custodia cautelare dopo il primo ritrovamento, quello del 9 agosto. Misura però respinta. Poi il secondo ritrovamento e quindi la decisione di ritenere le esigenze cautelari sussistenti.

La giovane “aveva già deciso che il bambino (il primo ndr) non sarebbe sopravvissuto al parto – ha poi aggiunto il procuratore – e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa terribile realtà”. Il bambino era nato vivo e la sua morte è stata dovuta “ad uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale in assenza di una adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali”, ha spiegato d’Avino. Il primo parto sarebbe avvenuto il 12 maggio 2023 e la giovane avrebbe seppellito il neonato in giardino “perché lo voleva accanto a sé”. Dopodiché sarebbe uscita per andare a fare shopping. Stesso comportamento dopo aver partorito il secondo figlio, il 7 agosto: “Andare dall’estetista, al bar, mangiare pizza in famiglia, in vineria e alla chiusura in un altro bar. Questo ci ha lasciato perplessi perché ci si chiede che cosa c’è dentro”, ha detto D’Avino.

Secondo la Procura, che le contesta la premeditazione, la ragazza avrebbe deciso di uccidere i due neonati sin dall’inizio: “Sono infatti coerenti con tale disegno le ricerche sul web finalizzate ad acquisire elementi conoscitivi su come mantenere nascosta la gravidanza, come indurre o accelerare il parto e quali relazioni vi siano tra rottura delle acque, travaglio e parto” e infine “quali condotte tenere per cagionare, o favorire, un aborto” ha affermato D’Avino.

Il padre del bambino, fidanzato della 22enne da diversi anni, sarebbe stato all’oscuro della gravidanza e non è indagato. “Finalmente. È l’unico commento che posso fare”, ha detto la madre del ragazzo dopo aver saputo della misura cautelare. 

“Non siamo una comunità omertosa. L’appello che faccio è che chi sa qualcosa parli” ha comunicato in un appello il sindaco di Traversetolo Simone Dell’Orto. Sono molti in paese a credere che la ragazza non possa avere fatto tutto da sola.

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