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HomeEsteri Migranti, il Parlamento Ue dà il primo via libera. Favorevoli Socialisti e Ppe

Migranti, il Parlamento Ue
dà il primo via libera
a nuove regole su migranti

Ricollocamenti automatici per profughi

Non rimarranno nel paese di arrivo

di William Valentini19 Ottobre 2017
19 Ottobre 2017

Il primo passo verso la modifica del trattato di Dublino è stato compiuto. La commissione “libertà civili” del Parlamento europeo ha approvato le modifiche del regolamento sui migranti con 43 sì e 16 voti contrari. La relatrice del testo, la svedese Cecilia Wikstrom, ha sottolineato come la maggior parte dei gruppi che siede in parlamento abbia intenzione di votare a favore.

Il testo elimina il principio in base al quale il Paese di primo ingresso si deve fare carico di tutte le domande d’asilo e lo sostituisce con un sistema di ricollocamenti automatici dei richiedenti asilo. “Solo un vero sistema d’asilo europeo è accettabile, non sosterremo alcun accordo che non rimpiazzi il principio del Paese di primo ingresso”, dichiara soddisfatto Gianni Pittella, capogruppo socialista al Parlamento europeo.

Mentre per la relatrice ombra del Partito Popolare Alessandra Mussolini si tratta di “un testo coraggioso. Il Ppe è pronto ad avviare il negoziato con il Consiglio. Mi auguro che i governi sappiano cogliere questa sfida, che è una risposta concreta alle richieste dei cittadini”, sottolineando come occorrano controlli su “falsi rifugiati, nuovi e stringenti controlli di sicurezza e procedure accelerate di rimpatrio”. “Abbiamo così reso la solidarietà europea obbligatoria”, ha concluso Mussolini. Anche il presidente dell’Europarlamento, il popolare Antonio Tajani, è intervenuto sull’argomento rivendicando il lavoro del Parlamento e chiedendo “di fare in fretta”. Il testo “va nella giusta direzione e risponde alle preoccupazioni dei cittadini”, ha concluso. Per il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, il sistema delle quote obbligatorie senza futuro, sottolineando, però, l’importanza di ricucire i rapporti con la Polonia e gli altri Paesi del gruppo di Visegrad.

Di segno opposto le dichiarazioni dell’eurodeputata del gruppo “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta” – l’eurogruppo presieduto da Nigel Farage in cui siede il Movimento 5 stelle. Laura Ferrara parla di un testo in cui “vengono inserite nuove procedure che finiranno inevitabilmente per pesare proprio sul Paese di primo approdo”. “Tutti i migranti economici resteranno dove arrivano, cioè in Italia. Pd e Forza Italia si confermano per quello che sono: forze politiche irresponsabili”. Anche per l’”Europa delle Nazioni e della Libertà”, il partito europeo della Lega Nord, il testo è insufficiente: “Il principio del primo approdo esce dalla porta e rientra dalla finestra: il carico delle richieste d’asilo continuerà infatti ad essere appannaggio proprio dei Paesi di primo arrivo”, afferma Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega Nord.

Dopo l’approvazione definitiva, la palla passerà al Consiglio, che dovrà discutere il nuovo accordo per trovare una posizione comune.

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