Anche questa domenica il “popolo” di Papa Francesco, sotto una pioggia battente che si fa spazio tra centinaia di ombrelli di fedeli e bambini, tra i cori festosi di un gruppo di giovani spagnoli, e i palloncini colorati di una comitiva di ragazzini di Brescia, non rinuncia a manifestare il proprio affetto in una piazza San Pietro dove il refrain dominante recita“emozione”.
Il Papa invita a pregare per l’Ucraina La preghiera di Francesco è rivolta all’Ucraina “che sta vivendo una situazione delicata”, insieme all’auspicio “che tutte le componenti del Paese si adoperino per superare le incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione”. “Rivolgo alla comunità internazionale un accorato appello affinché sostenga ogni iniziativa in favore del dialogo e della concordia” ha detto il Papa.
Prima dell’inizio della liturgia, pochi se ne saranno accorti, un piccione inseguiva, in volo, un gabbiano. Qualche settimana fa era stato l’inverso, la colomba liberata da Francesco aveva fatto una brutta fine. Forse con un po’ di fantasia, pensando alla situazione politica citata da Bergoglio, qualcuno potrebbe intravedere un segno di buon auspicio, un’eventuale inversione di rotta nel panorama politico internazionale.
“Dio ci ama e non si dimentica di noi” Oltre che sull’invito alla preghiera rivolta alla difficile situazione politica ucraina, la liturgia celebrata questa domenica da Papa Francesco è tutta incentrata sulla Divina Provvidenza, “una delle verità più confortanti” secondo Bergoglio che cita l’immagine, tratta dal profeta Isaia, dell’amore materno pieno di tenerezza. “Dio ci ama e non si dimentica di noi, di ognuno di noi con nome e cognome” . Un appello alla fiducia in Dio che trova il parallelo in una pagina del Vangelo di Matteo. “Guardate gli uccelli del cielo– dice Gesù – non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai, eppure il Padre vostro celeste li nutre”.
La Divina Provvidenza si manifesta attraverso la condivisione È un messaggio incentrato sulla condivisione quello di Bergoglio, in questa domenica che guarda alla Quaresima come a un “cammino di conversione del popolo di Dio”, un invito a liberare il cuore dalla brama di possesso per riempirlo della fede, ponendo le ricchezze “al servizio di progetti di solidarietà e sviluppo”, per consentire alla Provvidenza di “passare attraverso il nostro servizio agli altri “.
“Se invece qualcuno accumula soltanto per sé quando sarà chiamato da Dio non potrà portare le ricchezze con sé, perché il sudario non ha tasche! Noi portiamo in Cielo soltanto quello che abbiamo condiviso” ricorda il Papa.
Il Papa esorta i giovani a rafforzare il legame con Gesù Prima di augurare, come ogni domenica, “buon pranzo” a tutti i fedeli, Francesco si rivolge ai ragazzi cresimandi delle diocesi di Ibiza, Cremona, Como, Vicenza, Padova, Lodi e Cuneo presenti in piazza San Pietro. “Il vostro legame con Gesù – ha esortato Bergoglio – diventi sempre più forte e profondo, per portare molto frutto. Avanti ragazzi!”.
“Divina Provvidenza” e “condivisione”. La preghiera di Papa Francesco rivolta anche all’Ucraina
03 Marzo 201451
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