Trasferta domenicale in pullman ad Ariccia. Sono iniziati così, ieri, i quattro giorni di meditazione di Papa Francesco, che è uscito fuori dagli schemi anche stavolta. Dopo aver annunciato il ritiro spirituale alla fine dell’Angelus, è salito a bordo di un pullman insieme ad altri 85 membri della Curia romana, ed è partito alla volta dei Castelli romani. Per il primo anno il ritiro spirituale non si terrà all’interno del Vaticano. Il Pontefice, i cardinali e i vescovi, e un’altra trentina di persone addette ai servizi e alla sicurezza, saranno, dunque, ospiti presso la Casa del Divin Maestro – l’istituto religioso dei Paolini – fino a venerdì 14 marzo. Bergoglio, trascorrerà, quindi, fuori Roma l’anniversario dell’ingresso al soglio pontificio.
La partenza dal Vaticano è avvenuta domenica alle 16, dopo la preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro. Prima di lasciare i fedeli, salutandoli con il consueto “buona domenica e buon pranzo”, il Pontefice ha annunciato che si sarebbe ritirato in meditazione in vista della Quaresima ed ha, quindi, chiesto alle persone in piazza “un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi spirituali”.
Ad Ariccia un centinaio di persone si sono riunite davanti all’istituto religioso per applaudire l’arrivo del Pontefice e dargli, così, il benvenuto in città. In mezzo alla piccola folla c’era anche una mamma, con una bambina sulla sedia a rotelle, che reggeva il cartello «la vita è coraggio e io sono qui, Ale e Lele». Papa Francesco si è lasciato intravedere attraverso i vetri oscurati del pullman. Ha sorriso, ha salutato ma non è sceso a dare la mano ai fedeli, lasciando un po’ di delusione dopo tanta attesa. «Mi aspettavo un’uscita alla Francesco – dice Maurizio – avrebbe potuto scendere e venire in mezzo a noi per stringerci la mano. Ma lo amo lo stesso perché si vede che è un Papa umile».
A dare il via alla meditazione, secondo quanto riferito da Radio Vaticana, sono stati i Vespri delle 18 seguiti dalla meditazione introduttiva (“la purificazione del cuore”) e la celebrazione dell’Eucarestia. A decidere i temi di riflessione è stato il monsignor Angelo De Donatis, parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio di Roma. Le giornate seguiranno uno schema ben preciso: alle 7.30 l’Eucarestia, alle 9.30 e alle 16.00 le meditazioni giornaliere, per concludersi poi con i Vespri e l’adorazione eucaristica delle 18.00. Il ritiro spirituale si concluderà venerdì dopo la meditazione del mattino. Per questo motivo sono state sospese tutte le udienze, compresa quella generale di mercoledì 12 marzo.
Flavia Testorio