CITTÀ DEL VATICANO – Non usa mezzi termini Papa Francesco parlando della “carriera ecclesiastica” durante l’udienza alla Famiglia Calasanziana: “Questo termine mi fa schifo. Dobbiamo mandarlo via”. Il capo della Chiesa cattolica lo ha detto durante l’incontro con i consacrati e consacrate, laici e laiche uniti dal carisma di san Giuseppe Calasanzio, fondatore delle Scuole Pie e dell’Ordine dei Padri Scolopi, nel 75esimo anniversario della creazione. Il Pontefice ha poi ricordato come il Santo fosse “di famiglia agiata, destinato” a scalare le gerarchie clericali, ma che “non ha esitato a stravolgere programmi e prospettive della sua vita per dedicarsi ai ragazzi di strada incontrati in città”. Quindi ha invitato la congregazione a “mantenere, nelle vostre scelte, la stessa apertura e la stessa prontezza, senza calcolare troppo, vincendo timori e titubanze, specialmente di fronte alle tante nuove povertà dei nostri giorni”.
Papa Francesco ha anche lanciato un appello ai ragazzi, chiedendo loro di “insistere sulle relazioni ‘normali’, guardandosi negli occhi e non le relazioni virtuali tramite il telefonino”. Bergoglio ha poi raccontato un episodio riportatogli da un vescovo che faceva riferimento a un pranzo domenicale al ristorante: “Al tavolo accanto c’era una famiglia, papà, mamma, figlio e figlia, tutti e quattro con i telefonini, tra loro non parlavano. Il vescovo molto imprudente si è alzato, si è avvicinato e ha detto: ‘Ma, guardate, una bella famiglia come siete, ma perché parlate con il telefonino, perché non parlate tra voi che è molto mas (più) bello?’. Lo hanno sentito, lo hanno mandato a quel paese e hanno continuato a parlare così. È terribile questo, una mancanza di umanità”, ha concluso.