ROMA – “Lavoro, silenzio, parole”, in uno sforzo comune volto a “disarmare la Terra”. È questo il nucleo fondante del pensiero di Papa Francesco, affidato a una lettera indirizzata al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana.
Il contenuto della lettera
In un’Europa prossima al riarmo e in un mondo sconvolto dalla guerra, le parole del Papa invitano alla riflessione sulla pacatezza e sul senso della complessità della situazione odierna. La missiva, datata 14 marzo, è stata scritta da Papa Francesco, ricoverato al Policlinico A. Gemelli dal 14 febbraio scorso. In risposta al messaggio di augurio inviatogli dal direttore del quotidiano milanese, il pontefice ha ricordato l’importanza dei paesi europei e della popolazione di “disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra”. La guerra “non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità”. Con la lettera, Francesco vorrebbe incoraggiare “tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare” e a sentire “l’importanza delle parole”.
La situazione clinica del Papa
La sala stampa vaticana riferisce che la situazione clinica del pontefice è stazionaria, nonostante i lievi miglioramenti grazie alla fisioterapia sia respiratoria che motoria. In una foto diffusa nella giornata del 16 marzo, il Papa è comparso senza ossigeno. Per brevi momenti, infatti, Francesco non ha bisogno di ossigenazione.
Secondo una ricerca, la salute del pontefice è al primo posto come tema di interesse tra gli italiani, superando anche le questioni di politica europea. A condurre lo studio, l’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, progetto lanciato due anni fa dalle media relation di Credem e Almed. Su un campione di 5.000 italiani, la salute del Papa è citata tra i tre temi più rilevanti dal 30% degli intervistati, rispetto al 19% che esprime un crescente coinvolgimento per la politica europea.