Papa Francesco è morto. Dopo un degenza durata una settimana per una polmonite bilaterale, il Pontefice si è spento a ottantotto anni. Finisce così il suo Pontificato lungo 12 anni.
“Voi pregate il Signore perché mi benedica”, queste le prime parole di Bergoglio nel giorno della sua elezione come Papa. “Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”, disse al momento della sua proclamazione. Lo stesso desiderio che ha condiviso con i fedeli gli ultimi giorni prima della sua morte. Vescovo e popolo. Un legame che Papa Francesco ha rappresentato più che mai nei suoi quasi 12 anni di pontificato.
Il Papa dalla “fine del mondo”
Nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires da una famiglia di origini piemontesi e liguri, Francesco è stato il primo Papa proveniente dal continente americano. Il 13 marzo 2013, giorno della sua elezione, Bergoglio si definisce nel suo primo discorso ai fedeli come “il Papa venuto quasi dalla fine del mondo”. Diventa il primo pontefice gesuita e il primo a scegliere Francesco come nome. Una scelta, quella del nome, che si è concretizzata dopo le congratulazioni del cardinale brasiliano Clàudio Hummes che gli aveva detto “Non dimenticarti dei poveri”. Da qui l’omaggio a San Francesco d’Assisi. Un santo che spogliandosi degli abiti diventa un povero fra i poveri. Una scelta che Bergoglio ha abbracciato, rendendola specchio del suo pontificato. Piccoli grandi gesti che si manifestarono già nei suoi primi momenti da Pontefice. Nella Stanze delle Lacrime durante la vestizione e l’abbandono degli abiti da cardinale, Bergolio rifiutò la mozzetta di velluto rosso bordata di ermellino e la croce d’oro, che lo stesso Benedetto XVI aveva. “Indosserò solamente la talare bianca e terrò la mia croce pettorale da arcivescovo”, disse ai cerimonieri vaticani.
I due Papi
Quelli sono stati i primi passi decisivi di un pontificato nato nell’eccezionalità delle dimissioni di Papa Benedetto XVI. Bergoglio ha iniziato il suo mandato come Sommo Pontefice di una Chiesa cattolica in una situazione inedita. Per la prima volta nella storia moderna della della Chiesa romana coesistevano due papi, uno regnante e l’altro emerito. Una convivenza forzata ma caratterizzata da una reciproca comprensione. Un rapporto per nulla scontato che Bergolio ha coltivato e approfonditamente raccontato. Nella sua conversazione con il vaticanista Javier Martinez-Brocal, pubblicata nel libro “Il successore”, Bergoglio definiva il Papa emerito Ratzinger come un padre che gli ha permesso di crescere, dandogli la libertà di prendere decisioni e delineare la sua idea di Chiesa.
La Chiesa di Bergoglio
Erede a pieno titolo del Concilio Vaticano II, Francesco ha tentato di avvicinare fede e vita reale. Una primavera rivoluzionaria che si è manifestata il 5 giugno 2022 con l’entrata in vigore della Costituzione apostolica. Un testo con cui Bergoglio modificò la Curia romana e tentò di semplificare la struttura della Chiesa. Lo ha fatto aprendo le porte della Chiesa cattolica a persone laiche, anche donne, dei dicasteri e di organi della Curia. Una linea progressista che ha mantenuto anche nei suoi ultimi mesi di vita. Il 19 gennaio 2025 ha nominato infatti suor Raffaella Petrini, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, che diventa la prima donna a ricoprire l’incarico.
“Serve una Chiesa sempre più dialogante, aperta, sinodale, missionaria e in uscita”, diceva Papa Francesco in un Motu proprio in cui varava nuovi statuti per la Pontificia Accademia di Teologia nel novembre del 2023. L’ennesima volontà di Borgoglio di creare un cambiamento nel corso del suo pontificato. Una Chiesa mite, umile, vicina ai fedeli. Un rapporto quello tra Papa e fedeli, che Francesco ha consolidato negli suoi undici anni di pontificato. Ne è evidenza la continua volontà di Bergoglio a dialogare a cuore aperto, soprattutto con i più giovani, sui temi quali abusi, matrimonio e comunità LGBTQ+. Lo ha fatto ad esempio nel documentario per Disney + “Faccia a faccia con Papa Francesco”. Un dialogo schietto che eccezionalmente Bergoglio ha accettato di condurre davanti a una telecamera. Francesco è anche stato il primo pontefice nella storia ad essere intervistato in diretta video da un conduttore televisivo. Fabio Fazio a “Che tempo che fa” lo ha avuto ospite per ben due volte. Bergoglio si è attestato così come il pontefice più televisivo della storia. Un dato che rende evidente quale sia stata la sua volontà come Sommo Padre: avvicinarsi ai fedeli e consegnargli un connubio tra il suo lato ecclesiastico e l’umanità del suo privato.
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