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HomeCultura Papa Francesco ospite a “Che tempo che fa”: il suo discorso dalla guerra alla musica

Papa Francesco da Fazio
Il pontefice si racconta
a "Che tempo che fa"

"Da piccolo volevo fare il macellaio"

Sulla guerra: "É sempre distruzione"

di Paolo Consolini07 Febbraio 2022
07 Febbraio 2022

A handout picture provided by the Vatican Media shows Pope Francis leading the mass at Casa Santa Marta, Vatican City, 23 April 2020. "In many parts we feel the effects, one of the effects, of this pandemic: that many families who are in need, go hungry, and unfortunately the usurers' group helps them. This is another pandemic, the social pandemic: families of people who have daily jobs, or unfortunately work in the dark, cannot work and have no food, with children. And then the usurers who take the little they have " - Pope said - ANSA/VATICAN MEDIA HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

“La guerra è un controsenso della Creazione. Dio crea l’uomo e la donna e li invita a lavorare, fare figli, coltivare la terra: e loro si fanno la guerra tra fratelli. Per questo la guerra è sempre distruzione”. Sono queste alcune delle parole più significative pronunciate ieri sera da Papa Francesco nel suo intervento a “Che Tempo che Fa” su Rai 3. Il pontefice, intervistato da Fabio Fazio, ha parlato in collegamento video da Casa Santa Marta, in Vaticano, dove risiede.

Tantissimi i temi affrontati da Sua Santità: dalla guerra ai migranti, passando per la mondanità e la famiglia. Il confronto tra Fazio e Papa Francesco ha toccato anche argomenti di stretta attualità, primo fra tutti il conflitto tra Ucraina e Russia. Le sue parole sulla guerra e sul senso della creazione sono suonate come un invito a cercare soluzioni alternative allo scoppio del conflitto. Il pontefice ha poi voluto rimarcare la necessità di arginare l’emergenza migranti, ancora in crescita. “Dobbiamo pensare – ha sottolineato – alla politica migratoria e l’Europa deve farlo insieme. L’Unione europea deve mettersi d’accordo evitando che l’onere ricada solo su alcuni Paesi come l’Italia e la Spagna”.

Poi uno sguardo alle famiglie. “Serve vicinanza con i figli: quando si confessano coppie giovani o parlo con loro chiedo sempre: ‘Tu giochi con i tuoi figli? A volte sento risposte dolorose: ‘Padre, quando esco dormono e quando torno pure’. Questa è la società crudele che allontana genitori dai figli”.

Dopo un accenno al ruolo chiave di medici e infermieri nel corso della pandemia e ai problemi della Chiesa, primo su tutti “la mondanità spirituale”, il colloquio si è spostato su argomenti più leggeri. Il pontefice ha svelato che da piccolo avrebbe voluto fare il macellaio e ha poi commentato la sua grande passione per la musica. “Mi piacciono i classici, tanto. E mi piace il tango”, ha concluso Sua Santità.

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