Sono le 10 del mattino quando Manhattan entra nel caos. Un ordigno esplosivo viene ritrovato all’interno del Time Warner Center, sede della Cnn, costringendo la polizia ad evacuare l’edificio. Il pacco bomba è solo il primo di una lunga serie, altri sono stati recapitati nella giornata di ieri a Barack Obama, ai coniugi Clinton e all’ex ministro della Giustizia di Obama, Eric Holder. Fortunatamente nessuno degli ordigni è esploso.
I destinatari hanno in comune il fatto di essere esponenti democratici e di aver apertamente attaccato il governo Trump nell’ultimo periodo.
A meno di due settimane dalle elezioni di mid-term, sale la tensione in America. Un’atmosfera d’odio, come l’hanno definita in conferenza stampa il sindaco di New York Bill De Blasio e il governatore Andrew Cuomo, a cui ha contribuito lo stesso Trump, con le sue costanti offese su Twitter indirizzate agli avversari politici. Le due autorità newyorchesi hanno attaccato il presidente americano affermando che “sta contribuendo alla scelta di passare alla violenza”.
Dal canto suo, The Donald ha dichiarato ieri nel primo pomeriggio che “bisogna mantenere sicura l’America. Troveremo i responsabili e li consegneremo alla giustizia”.
L’America non è nuova a queste manifestazioni di violenza. Le statistiche ufficiali riportano nel 2016 ben 969 episodi nei quali sono stati utilizzati esplosivi di vario tipo, per non parlare dell’infausto record detenuto dagli Stati Uniti di presidenti assassinati nell’esercizio delle loro funzioni.
“È un’epoca problematica e di profonde divisioni. Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per tenere insieme la nazione”. La reazione di Hillary Clinton alla situazione, che ha invitato i suoi colleghi ad abbassare i toni.
La sequenza di attacchi sembra possa far capo a qualche esponente di estrema destra, alla ricerca di clamore mediatico più che di uccisioni, anche se le fonti della polizia indicano come gli ordigni sarebbero potuti esplodere.