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HomeSport Pallone d’oro, Modric è il favorito. Spezzato duopolio Messi-Ronaldo

Pallone d'Oro con sorpresa
Modric potrebbe spezzare
il duopolio Messi-Ronaldo

Da quest'anno previsto anche il premio

a migliore calciatrice e miglior giovane

di Federica Pozzi03 Dicembre 2018
03 Dicembre 2018

La corsa al Pallone d’Oro, caratterizzata negli ultimi dieci anni da un serrato confronto-scontro tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, potrebbe prendere quest’anno una svolta “inaspettata”.

Il prestigioso premio sarà assegnato questa sera, al Grand Palais di Parigi, e, secondo alcune indiscrezioni, il croato Luka Modric, centrocampista del Real Madrid, è il favorito per la vittoria.

Secondo voci iniziali, i 173 giornalisti chiamati dalla rivista France Football a scegliere in una lista di 30 candidati, che non comprende giocatori italiani, avevano battuto nuove strade, puntando la scelta finale su un terzetto che comprendeva i campioni del mondo Kylian Mbappè e Raphael Varane ed il vice campione croato. Voci smentite in favore di Modric, Ronaldo e Griezmann.

Non bisogna sottovalutare, nella possibile scelta del vincitore, il fatto che “alcuni club fanno una campagna a favore dei propri giocatori, come il Real ha fatto spesso con Ronaldo, ora che lui è alla Juve, i madrilisti si sono spesi per Modric”, come ha sottolineato Remy Lecombe, caporedattore di France Football.

Non mancano le critiche per l’assenza di Messi nella terna, per lui c’è ‘solo’ la Liga vinta col Barca e pesa in negativo un Mondiale da dimenticare.

E non si esclude l’ipotesi che Cr7 non si presenti alla premiazione, come già accaduto a Montecarlo per il premio Fifa best player 2018 – vinto da Modric.

Novità dell’edizione 2018 sono l’assegnazione di riconoscimenti alla miglior calciatrice e al miglior U.21, che dovrebbe essere vinto dal diciannovenne Mbappè.

In ogni caso, bisognerà aspettare questa sera per confermare o smentire le indiscrezioni di questi giorni. E chissà che quel ragazzino “debole, emaciato, che non cresceva mai, digiuno di calcio ma con un incredibile tocco di palla, morbido, precisissimo”, come lo ricorda nel loro primo incontro il suo primo allenatore, Davorin Matosevic, non diventi oggi, a distanza di 26 anni, il vincitore dell’ambito premio.

 

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