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HomeCronaca Palermo, calci alle degenti dentro una casa di riposo. “Se ti muovi, ti fai male”

Palermo, calci alle degenti
dentro una casa di riposo
"Se ti muovi, ti fai male"

Un'ospite legata alla sedia

un'altra tenta il suicidio

di Alessandro Rosi16 Aprile 2020
16 Aprile 2020

Attraverso un accertamento fiscale, la Guardia di Finanza è arrivata a scoprire reati contro le degenti nella casa di riposo Bell’aurora a Palermo. Maltrattamenti e violenze all’ordine del giorno. Eppure la struttura nel centro del capoluogo siciliano si presenta nel migliore dei modi.

“Garantiamo un’assistenza continua diurna e notturna, 24 ore su 24”, si legge sul sito, “il nostro personale qualificato è attento alle singole esigenze degli ospiti, mettendo al loro servizio preparazione, esperienza e cortesia”. Ma la realtà che emerge dai video delle telecamere è ben diversa.

“Quando ti alzi, devi associare la tua alzata al dolore”, avrebbe detto una delle collaboratici della casa di riposo alla degente. Poi spinte, calci, pugni. “Solo così capisci: a suon di calcioni”. Anche vere e proprie minacce: “Se ti muovi, ti rompo una gamba”. Maltrattamenti continui, ospiti legate alle sedie e ingiurie costanti. “Dillo: ‘faccio schifo'”. L’ospite ripete e si schiaffeggia. Ma all’ennesima umiliazione apre la finestra e tenta di buttarsi di sotto, fermata all’ultimo dal personale.

“Non è stato davvero facile documentare un campionario di così grande crudeltà”, racconta il colonnello Gianluca Angelini, il comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo. Il blitz è scattato nella mattina e la struttura è stata sequestrata.

Sono sei le donne finite in manette. M.C.C., 57 anni, che è accusata anche di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio, V. B. 35 anni, A.M. 52, V.L.B. 28, R. F. 41, A.D.L. 54, denunciata quest’ultima anche per false dichiarazioni, che avevano consentito al marito di poter accedere al reddito di cittadinanza. Ma adesso le indagini si stanno allargando al decesso di un’ospite della struttura.

Qualche giorno fa una degente si è sentita male al mattino, ma non è stata accompagnata in ospedale. “In altri periodi avrei aspettato che moriva perché già boccheggiava”, diceva l’amministratrice della struttura, vantandosi di avere rianimato lei l’ammalata. Ma nel pomeriggio, l’anziana è deceduta.

 

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