Il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha affermato di aver ricevuto un pacco con una testa di maiale a casa nelle scorse settimane. Lo ha dichiarato nell’ambito del processo a carico di sette militanti dell’organizzazione di estrema destra Militia che ha visto Pacifici parte lesa. Gli imputati sono stati accusati di associazione per delinquere e violazione della legge Mancino, una norma che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione razziale.
“Anche a me una testa di maiale”. Il leader della comunità ebraica di Roma ha raccontato, al pm Luca Tescaroli, di aver ricevuto anche lui questo pacco 10 giorni fa dopo che tre teste di maiale erano state indirizzate all’ambasciata, alla Sinagoga e una mostra di cultura ebraica. “Ma non l’avevo raccontato alla stampa proprio per non creare ulteriori polemiche”. Terminata la deposizione, mentre Pacifici usciva dall’aula, uno degli imputati, Stefano Schiavulli, si è avvicinato al presidente della comunità ebraica e guardandolo ha detto: “Con te ci vediamo presto”. Pacifici, innervosito da queste parole, ha cercato di avvicinarsi al suo interlocutore chiedendo se si trattasse di una minaccia. I carabinieri e la scorta, però, hanno fermato il leader della comunità ebraica impedendo una possibile rissa. Pacifici, fuori dall’aula, ha continuato a gridare: “Non ho paura, esci fuori, non mi fai paura” rivolgendosi ancora a Schiavulli.
Solidarietà di Marino e Berlusconi. “Voglio esprimere la vicinanza e solidarietà mia personale, e di tutto il Campidoglio, al presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, per le minacce ricevute oggi in Tribunale” ha dichiarato il sindaco Marino, “un attacco personale che arriva dopo le ignobili scritte antisemite apparse sui muri di Roma e lo spregevole gesto dell’invio di pacchi con all’interno teste di maiale” ha aggiunto il primo cittadino della Capitale. Marino non è stato il solo a condannare il gesto di Schiavulli, anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha dichiarato: “Un atto vigliacco, stupido e reiterato che indigna tutte le persone democratiche tolleranti”. In un comunicato anche Silvio Berlusconi ha espresso a Pacifici “piena solidarietà”.
Alberto Gentile